Dopo 24 giorni dall’inizio dell’emergenza sanitaria CODIV-19 e di lavoro ininterrotto in prima linea al servizio del Ssn, l’Associazione Distributori Farmaceutici (Adf) e Federfarma Servizi chiedono tutele per la sicurezza degli operatori della Distribuzione intermedia del farmaco.
Le Aziende rappresentate dalle due sigle nazionali - si sottolinea in una nota congiunta - hanno tempestivamente adottato tutte le misure idonee a contrastare la diffusione del Coronavirus, ma dopo più di tre settimane di impegno indefesso, l’attuale difficoltà di reperimento delle mascherine e di ogni altro dispositivo di protezione e contenimento del contagio sta stressando fortemente la capacità del comparto distributivo di svolgere in sicurezza il proprio servizio pubblico. È dal 23 febbraio che le Associate di Adf e Federfarma Servizi continuano a consegnare senza sosta farmaci, dispositivi medici e ogni prodotto necessario a Farmacie, Parafarmacie e Strutture sanitarie per fronteggiare il drammatico momento che sta attraversando il nostro Paese. Una continuità di servizio pubblico che mai come ora ha evidenziato la sua natura essenziale, supportando quotidianamente i Farmacisti nell’assistenza sanitaria alla popolazione tutta e garantendo che ciò avvenga all’interno di una filiera certificata a tutela della salute pubblica.
A questo punto dell’emergenza è però indispensabile che venga assicurata la fornitura di mascherine e prodotti collegati alla sicurezza di chi ogni giorno lavora nelle aziende di distribuzione per rispondere alle richieste dei Farmacisti, di chi ogni giorno allestisce nei magazzini le consegne per le Farmacie, di chi ogni giorno guida mezzi per raggiungere le Farmacie in ogni parte della nostra Nazione e assicurarsi che il Farmacista possa ricevere tutto quanto necessario per rispondere alle incrementate esigenze della nostra collettività sociale.
“Se non verrà garantita la fornitura del materiale essenziale per la sicurezza del proprio personale c’è il rischio che i Distributori non possano più svolgere regolarmente il servizio pubblico cui sono chiamati. Non potendo più essere garantiti i contatti con i Farmacisti, verrebbe messa a rischio la possibilità di effettuare le consegne in Farmacia e la capacità da parte di quest’ultima di svolgere il suo fondamentale ruolo di presidio sanitario sul territorio, indispensabile in questo momento più che mai per il Ssn e per la popolazione in difficoltà, che individua nella rete delle Farmacie il primo front-office sul territorio in materia sanitaria”.
Adf e Federfarma Servizi chiedono quindi di assicurare al comparto della Distribuzione intermedia quanto necessario per poter continuare a fare quello che da sempre, e negli ultimi 24 giorni a maggior ragione, hanno il compito di fare: distribuire salute in tutto il nostro Paese, contribuendo anche loro come medici, infermieri e operatori sanitari a fare in modo che andrà tutto bene, davvero.