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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Medici. La Cimo scrive agli altri sindacati: “Avviamo confronto o perderemo le nostre battaglie”

immagine 28 marzo - “Senza dover cercare a tutti i costi un unanimismo che non esiste”, il presidente della Cimo Asmd, Riccardo Cassi, chiede ai colleghi di costruire “un progetto comune sui punti che riteniamo più qualificanti” per affrontare le principali criticità della professione.
“Come spesso accade quando dalla protesta si deve passare alla proposta, le alleanze che non hanno solide basi di riferimento si sfaldano e così è successo all’intersindacale”. Ma senza collaborazione, “anche le giuste battaglie sulle condizioni di lavoro, la precarizzazione, la politicizzazione saranno vane”. Per questo il presidente della Cimo Asmd, Riccardo Cassi, ha scritto a 16 sigle sindacali mediche per chiedere l’avvio di un confronto “sui punti che riteniamo più qualificanti per costruire un progetto comune, senza dover cercare a tutti i costi un unanimismo che non esiste”.
 
Tre, secondo Cassi, i temi su cui avviare subito il confronto: revisione dello stato giuridico, della formazione, delle modalità di accesso al Ssn, della contrattazione, della struttura dello stipendio, della carriera, del ruolo dei professionisti rispetto ai gestionali; modifica della colpa medica sia sotto l’aspetto penale che civilistico; definizione dell’atto medico e delle competenze delle professioni sanitarie.


Ecco il testo integrale della lettera di Cassi ai sindacati medici


Ai Colleghi
Giacomo Milillo - Fimmg
Costantino Troise - Anaao Assomed
Roberto Lala - Sumai Assoprof
Vincenzo Carpino - Aaroi-Emac
Massimo Cozza - Fp Cgil Medici
Aldo Grasselli - Fvm
Alessandra Di Tullio - Fassid
Biagio Papotto - Cisl Medici
Carmine Gigli - Fesmed
Raffaele Perrone Donnorso - Anpo-Ascoti-Fials Medici
Armando Masucci - Uil Fpl Federazione Medici
Angelo Testa - Snami
Mauro Mazzoni - Intesa Sindacale
Salvo Calì - Smi
Giuseppe Mele - Fimp
Fausto Campanozzi - Cimop

Loro Sedi


Cari Colleghi,

come spesso accade quando dalla protesta si deve passare alla proposta, le alleanze che non hanno solide basi di riferimento si sfaldano e così è successo all’intersindacale.

Se vi ricordate, sin da questa estate avevo paventato questo scenario ed avevo chiesto di avviare un confronto sui punti che riteniamo più qualificanti per costruire un progetto comune, senza dover cercare a tutti i costi un unanimismo che non esiste.

Abbiamo quasi due anni di relativa calma, vogliamo provare ad identificare questi punti qualificanti con il recupero del ruolo centrale del Medico nella sanità pubblica e confrontarsi sulle soluzioni? In una recente dichiarazione ho parlato di far nascere una “Costituente medica”, ma possiamo recuperare gli “Stati generali”, l’importante è essere operativi, cercando anche un collegamento con la FNOMCEO dove l’elezione plebiscitaria di Amedeo Bianco è uno stimolo a riprendere con forza e convinzione il percorso iniziato a Fiuggi.

I temi che propongo sono due a breve termine, per i quali occorrono subito forti iniziative (libera professione allargata ed area contrattuale autonoma) e tre di ampio respiro:
1) Revisione dello stato giuridico, della formazione, delle modalità di accesso al SSN, della contrattazione, della struttura dello stipendio, della carriera, del ruolo dei professionisti rispetto ai gestionali.
2) Modifica della colpa medica sia sotto l’aspetto penale che civilistico.
3) Definizione dell’atto medico e delle competenze delle professioni sanitarie.

Su questi temi la discriminante non potrà essere la dipendenza o la convenzione, ma la visione del Medico e del suo ruolo. Se, infatti, non fermiamo rapidamente la deriva della professione verso la sempre più progressiva marginalizzazione del Medico all’interno del SSN, causata dall’attuale normativa, anche le giuste battaglie sulle condizioni di lavoro, la precarizzazione, la politicizzazione saranno vane.

Da buoni Medici, infatti, sappiamo che le malattie vanno curate nelle cause (od ancor meglio prevenute), trattare le sole complicanze non risolve il problema, anzi lo cronicizza.

Se siete d’accordo potremmo organizzare un primo momento di confronto subito dopo Pasqua.

Cordiali saluti.

Riccardo Cassi
Presidente Nazionale Cimo Asmd

 
28 marzo 2012
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