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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Lavoro e Professioni

“Part-time per infermieri anziani e nuove assunzioni”. Le proposte del Nursind al Ministero del Lavoro

immagine 29 gennaio - Queste alcune delle idee avanzate dal sindacato durante un incontro tra le parti sociali al Ministero. “Saranno istituiti cinque tavoli di confronto che riguarderanno i lavoratori discontinui con la possibilità per questi soggetti di ricevere una pensione di garanzia, le pensioni in essere, le non autosufficienze e cure domiciliari, la previdenza complementare e il superamento della legge Fornero attraverso una maggiore flessibilità in uscita”.
“Una staffetta generazionale tra infermieri anziani che uscirebbero gradualmente dal mercato del lavoro attraverso un “part-time agevolato” e i giovani che potrebbero beneficiare di assunzioni. E ancora, l’inserimento della professione infermieristica tra i lavori gravosi al fine di ottenere l’accesso anticipato alla pensione e l’esonero dei turni dopo i 55 anni”. Sono alcune delle proposte avanzate dal Nursind al ministero del Lavoro per il primo incontro con le parti sociali alla presenza del ministro Nunzia Catalfo e del presidente dell’Inps. Presenti come Cgs, la confederazione generale sindacale, Salvo Vaccaro, vicesegretario nazionale Nursind, e Rosario Cutrupia per la Gilda.
 
“Il tavolo – scrive il Nursind - di confronto ha riguardato la riforma pensionistica in sostituzione di quota 100 che vedrà la sua naturale scadenza a dicembre del 2021. Il ministro ha aperto i lavori annunciando in primis la separazione da parte dell’Inps di due filoni di attività: assistenza e previdenza”.
 
“Saranno istituiti cinque tavoli di confronto a cui parteciperemo anche come Cgs – spiega Vaccaro – riguarderanno i lavoratori discontinui con la possibilità per questi soggetti di ricevere una pensione di garanzia, le pensioni in essere, le non autosufficienze e cure domiciliari, la previdenza complementare e il superamento della legge Fornero attraverso una maggiore flessibilità in uscita. Come Cgs anche abbiamo proposto la staffetta generazionale attraverso un “part-time agevolato” con il duplice effetto di accompagnare il lavoratore “anziano” verso una uscita graduale dal lavoro con una pensione integrativa all’attività lavorativa, con gli ovvi vantaggi sia in termini attività per l’anziano che vede ridotta l'attività lavorativa senza ingenti perdite, sia in termini di assunzioni per i giovani prevedendo ogni due part-time un giovane assunto. Abbiamo anche chiesto l’inserimento della professione infermieristica tra i lavori gravosi al fine di ottenere benefici in termini di accesso anticipato alla pensione e l’age management, cioè la possibilità di utilizzo del lavoratore in correlazione anche con le varie fasi della vita compresa la possibilità dell’esonero dai turni al superamento del 55 esimo anno di età. Infine abbiamo chiesto che i risparmi derivanti da quota 100, in considerazione della minore adesione rispetto alle previsioni, siano ridistribuite nella previdenza, per un totale di 6 miliardi nel triennio”.
29 gennaio 2020
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