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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Lavoro e Professioni

Medici per l'ambiente. Ferdinando Laghi eletto Presidente internazionale di Isde

immagine 6 novembre - Occorre mettere l’interesse delle popolazioni al primo posto, ha detto il neo presidente dell’Associazione internazionale dei medici per l’ambiente. L’obiettivo ora è rafforzare le proprie relazioni con Onu e Oms, e consolidare la propria organizzazione internale.
È Ferdinando Laghi il Presidente internazionale di Isde(International Society of Doctors for the Environment). Vicepresidente dell’Associazione Medici per l’Ambiente Isde Italia è stato eletto, insieme il nuovo consiglio direttivo, nel corso dell’assemblea congressuale internazionale dell’Associazione che si è tenuta la scorsa settimana a Vienna. Un congresso nel quale è stato rilanciare l’impegno di tutti i medici del mondo a favore dell’ambiente e della salute.
 
Nel discorso d’insediamento Laghi ha sottolineato come i cambiamenti climatici rappresentino un ineludibile problema planetario, anche per le loro ricadute sulle sfide globali presenti e future: l’aumento della popolazione mondiale, il suo progressivo inurbamento, la gestione della produzione energetica e di quella di cibo.
 
Nonostante le ripetute grida di allarme dei maggiori Organismi internazionali (Ipcc, Onu, Oms, Fao), il problema dell’inquinamento ambientale, e delle conseguenti ricadute sulla salute umana, continua a essere enormemente e colpevolmente sottostimato da parte dei decisori politici, con negative ricadute che coinvolgono non solo il diritto alla salute, ma che mettono altresì in discussione anche altri concetti e diritti fondamentali quali democrazia, equità sociale, pace.
 
“Isde ha un ruolo importante: quello di provare a far dialogare mondi diversi (decisori politici, scienziati, comunità) - ha dichiarato Ferdinando Laghi - per arrivare a scelte condivise che mettano l’interesse delle popolazioni al primo posto. Per fare ciò Isde dovrà rafforzare le proprie relazioni con gli organismi internazionali che si occupano di ambiente e salute, in primo luogo Onu e Oms, e consolidare la propria organizzazione interna. Vari sono gli strumenti scientifici e organizzativi utilizzabili, ivi compresa la ricerca di nuove risorse economiche che consentano una maggiore presenza e visibilità di Isde sulla scena internazionale. Sono tante le cose da fare, ma la capacità, l’impegno e la dedizione tipiche dei medici dell’Associazione certamente potranno portare risultati concreti a favore della Salute e dell’Ambiente”.
6 novembre 2019
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