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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Lavoro e Professioni

“Valorizzare le professioni sanitarie senza entrare in contrasto con i medici”. La mozione della Federazione degli Ordini

immagine 19 ottobre - Votata all’unanimità dal Consiglio nazionale della Federazione dei TSRM e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione una mozione che traccia la rotta: “La valorizzazione delle professioni sanitarie è uno degli interventi più efficienti per garantire la maggior sicurezza e la miglior appropriatezza ed efficacia delle prestazioni erogate, in quanto aumenta la qualità dell’assistenza integrando le risposte date dalla diagnosi e dalla terapia medica”. LA MOZIONE
“La valorizzazione delle 22 professioni sanitarie non deve essere, come non è, in contrasto con ciò che è di esclusiva competenza del laureato in medicina e chirurgia”. È quanto si legge in una mozione votata all’unanimità dal Consiglio nazionale della Federazione dei TSRM e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (circa 235 mia iscritti di 19 professioni) che si è svolto a Roma.
 
“La valorizzazione – si precisa nella mozione - delle professioni sanitarie è uno degli interventi più efficienti per garantire la maggior sicurezza e la miglior appropriatezza ed efficacia delle prestazioni erogate, in quanto aumenta la qualità dell’assistenza integrando le risposte date dalla diagnosi e dalla terapia medica”.
 
“È – conclude la mozione - , pertanto, urgente ricercare e sostenere con ogni risorsa disponibile, sin dai prossimi atti parlamentari, ministeriali, regionali e aziendali, quel confronto inter-professionale e inter-istituzionale dal quale può derivare la definizione partecipata e condivisa di modelli organizzativi che, a sicurezza ed efficacia almeno pari a quelli in uso, sono in grado di innovare le modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie ospedaliere e di potenziare quelle territoriali, ambulatoriali e domiciliari, promuovendo la piena valorizzazione delle professioni sanitarie”.
19 ottobre 2019
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