“Rinnovo contratto e parità di status fra medici: ecco perchè scioperiamo”. Così il Segretario Nazionale della Cimop, dott.ssa
Carmela De Rango, dopo la mancata convocazione al tavolo delle trattative con il Ministro della Salute, on.
Roberto Speranza.
“Non è un capriccio lo stato di agitazione annunciato dalla Cimop .- osserva - bensì un passo, ponderato, sofferto ma indispensabile per far valere diritti sacrosanti per i medici della sanità privata. Questi ultimi, ed ecco la nostra doglianza maggiore, sono concretamente discriminati per due motivazioni di fondo: la questione del trattamento economico e quella dei titoli di carriera. Ai medici della sanità privata si applica attualmente un contratto vecchio di 14 anni, superato da una serie di modifiche legislative. Ancora più grave che le integrazioni del 2009 siano state applicate solo al 50% nelle regioni del centro sud, e totalmente inapplicate nelle strutture private religiose della regione Lazio”.
E aggiunge: “Il mancato riconoscimento dei titoli di carriera tra medici che svolgono le stesse funzioni, è una ulteriore differenza, ingiustificata e altamente dequalificante per la professione. Uniformare l'humus di una stessa professione, attuata dagli stessi professionisti, con le medesime mansioni, ma che hanno una differenza solo semantica, sarebbe un gesto di grande correttezza e onestà intellettuale per l'intero comparto sanitario. E, aggiungiamo, sarebbe un vero e proprio punto di partenza (nuovo e innovativo) per quel famoso patto tra medici, pazienti e Stato che è cemento per l'inter sfera dei diritti e dei doveri in ambito sanitario”.