“A seguito della crisi di governo e in attesa delle necessarie interlocuzioni e incontri, sicuramente urgenti, con i ministeri competenti, non esistono impegni governativi di investimento economico (riduzione IVA, decontribuzione per il personale di studio, iperammortamento, strumenti impresa 4.0) da ricavarsi nella prossima legge di stabilità necessari allo sviluppo dei micro-team in cui il medico di medicina generale trovi supporto di personale di studio e per l’introduzione di tecnologie di diagnostica, e in ulteriori provvedimenti legislativi per quanto dettagliato nelle motivazioni dello stato di agitazione” che per questa ragione non verrà ancora ritirato. È quanto si legge nella mozione finale del Consiglio nazionale della Fimmg che si è tenuto oggi a Roma.
In ogni caso il sindacato apprezza positivamente la preintesa sull’Acn raggiunta due giorni fa con Sisac e Regioni che hanno “dimostrato la necessaria attenzione e considerazione nei confronti della Medicina Generale per affrontare e risolvere i principali temi della riorganizzazione che da anni FIMMG ritiene vitale per la sopravvivenza del Servizio Sanitario Nazionale”.
E così ora, in attesa di sciogliere gli ultimi nodi della convenzione, lo sguardo Fimmg si sposta verso il nuovo Esecutivo e il nuovo Ministro della Salute,
Roberto Speranza cui è stato chiesto un incontro urgente.
In questo senso il Consiglio nazionale ha ratificato definitivamente il progetto “#ADESSOBASTA!” già avviato nelle sue prime tappe e “da tenere attivo fino alla discussione parlamentare della legge di stabilità, per ascoltare e coinvolgere i cittadini, i colleghi e gli amministratori rispetto ai fondamenti che rendono la professione del Medico di Medicina Generale centrale nei percorsi di cura della persona e rispetto alle proposte di rinnovamento dell’organizzazione della medicina del territorio che riconoscano il medico di famiglia responsabile del proprio studio come “impresa” ad alta connotazione sociale; offre pertanto la propria disponibilità a sostenere con la propria presenza l’organizzazione e il coinvolgimento nel tour dei colleghi di tutte le province italiane, siano esse sede di tappa o ad esse vicine”.