“Abbiamo scritto una lettera aperta a tutti i sindaci d’Italia e chiesto un incontro al Presidente dell’ANCI,
Antonio Decaro per sollecitare un’iniziativa finalizzata a far destinare quote del bilancio delle ASL vincolate per misure di tutela e contro la violenza nei confronti dei medici e del personale sanitario”. Queste le parole con cui
Pina Onotri Segretaria Generale del Sindacato Medici Italiani ha voluto annunciare
la lettera aperta del Sindacato ai Sindaci di tutta Italia.
“Non passa giorno – prosegue la Segretaria - che episodi di violenza si verificano a danno di medici e di sanitari nell’esercizio delle loro funzioni. Aggressioni a medici donne, spesso in servizio di Guardia Medica, a colleghi del Pronto Soccorso e finanche a medici di medicina generale, nei loro studi. È un fenomeno, ormai diventato endemico e che si manifesta in tutto il Paese, dal Nord al Sud dell’Italia”.
“Abbiamo scritto una lettera aperta a tutti i sindaci d’Italia e chiesto un incontro al Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro per sollecitare un’iniziativa finalizzata a far destinare quote del bilancio delle ASL vincolate per misure di tutela e contro la violenza nei confronti dei medici e del personale sanitario”. Lo annuncia in una nota
Pina Onotri, segretario generale del Sindacato Medici Italiani, in merito alla lettera aperta del sindacato rivolta ai sindaci di tutta Italia.
“Non passa giorno che episodi di violenza si verificano a danno di medici e di sanitari nell’esercizio delle loro funzioni. Aggressioni a medici donne, spesso in servizio di Guardia Medica, a colleghi del Pronto Soccorso e finanche a medici di medicina generale, nei loro studi. È un fenomeno, ormai diventato endemico e che si manifesta in tutto il Paese, dal Nord al Sud dell’Italia”, continua Onotri.
“Il nostro Parlamento – spiega ancora il segretario del sindacato - ha incominciato ad affrontare la questione prima con l’istituzione dell'Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari e poi con la presentazione con un provvedimento
ad hoc ‘Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni’. Questa ultima misura ha interrotto il suo iter a causa della crisi di governo. La gravità della situazione, il susseguirsi di aggressioni, altresì, richiede una presa di coscienza di tutte le istituzioni a partire da quelle di prossimità come i Comuni”.
“Il Sindaco - evidenzia Onotri - è il primo responsabile della condizione di Salute della popolazione del suo territorio. La Conferenza dei Sindaci è organismo rappresentativo delle autonomie locali, con funzioni di indirizzo e controllo sull’attività socio-sanitaria e di partecipazione alla programmazione di detta attività. La Conferenza dei Sindaci è composta dai Sindaci di tutti i Comuni rientranti nell’ambito territoriale dell’ASL di competenza. Per questo, abbiamo chiesto ai Sindaci di tutto il Paese d’intervenire, agendo sui direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali, per contrastare i fattori di rischio responsabili di atti di violenza diretti contro gli esercenti le professioni sanitarie. Lo SMI, inoltre, sullo stesso tema ha richiesto un incontro al Presidente dell’ANCI,
Antonio Decaro”.
“Non possiamo assistere inermi davanti al crescente imbarbarimento della condizione di lavoro di professionisti medici e di sanitari che tutelano la salute dei cittadini, ha concluso la Segretaria Generale dello Smi Onotri.