Il 18 luglio 2019 è stato siglato il rinnovo del ccnl per la dirigenza non medica della sanità privata. L’accordo - che avrà durata fino al 31 dicembre 2022 - riguarda tutti i dirigenti sanitari, tecnici, professionali ed amministrativi dipendenti da Ospedali Classificati, Irccs e Presidi, ma è prevista la possibilità di applicarlo anche in tutte le altre strutture sanitarie e socio sanitarie.
"L’intesa raggiunta tra Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari) e le organizzazioni sindacali della dirigenza Anaao Assomed e Adonp, dimostra come sia possibile rinnovare i ccnl anche in periodi come quello attuale, in cui le istituzioni sanitarie di diritto privato faticano ad ottenere da Stato e Regioni il giusto riconoscimento del ruolo essenziale da sempre ricoperto nel servizio sanitario nazionale", ha spiegato Aris in una nota.
"Il nuovo Ccnl completa il percorso di uniformizzazione normativa del rapporto di lavoro della dirigenza di area privata rispetto alla dirigenza del Ssn, avviato da oltre un decennio, e quindi riconosce ai dirigenti un ruolo centrale nella realizzazione degli obiettivi di sviluppo e di miglioramento dei servizi offerti ai cittadini. Le nuove tabelle retributive prevedono percentuali di incremento anche in parte superiori a quelle previste per il Ssn, e saranno pienamente applicabili appena interverranno gli auspicati provvedimenti di Stato e Regioni, ferma restando comunque la possibilità che, nelle more, accordi di secondo livello definiscano erogazioni provvisorie. Il nuovo ccnl sarà pienamente operativo subito dopo la ratifica degli organi deliberanti di Aris, Anaao Assomed e Adonp", conclude la nota.