Sono stati discussi oggi e trattenuti in decisione innanzi alla terza sezione quater del Tar del Lazio la seconda serie dei ricorsi proposti dalle associazioni di operatori sanitari, tra gli altri Anisap, Simfer ed Ursap nonché dal Collegio dei Chimici nell’ambito dei ricorsi con i quali è stato chiesto l’annullamento dei decreti del Ministero della Salute 16 dicembre 2010 pubblicati in Gazzetta Ufficiale 19 aprile 2011 che pongono in attuazione il decreto legislativo n. 153/2009 per l’introduzione di nuovi servizi in farmacia.
In particolare i ricorsi oggi discussi avevano ad oggetto l’erogazione da parte delle farmacie di specifiche prestazioni professionali, per la parte relativa alle prestazioni erogabili dagli infermieri e le prestazioni fisioterapiche.
Anche in questa occasione la Fofi, Utifar e Federfarma hanno ribadito le proprie difese spiegando come i decreti non rappresentano una sostituzione del farmacista ad altri operatori sanitari ma danno solo al paziente un modo di reperire sul territorio operatori sanitari con facilità e come le richieste dei ricorrenti appaiono totalmente prive di fondamento, essendo solo un tentativo di contrastare provvedimenti del Governo emanati al fine di rendere un migliore servizio sanitario all’intera collettività.
In precedenza erano stati rigettati i ricorsi che impugnavano la parte del decreto afferente le prestazioni analitiche di prima istanza, rientranti nell’ambito dell’autocontrollo ai sensi dell’art. 1, comma 2 lettera e), e per le indicazioni tecniche relative ai dispositivi strumentali ai sensi dell’articolo 1, comma 2, lettera d), del decreto legislativo n. 153 del 2009 .
Ora, a breve, si attendono le nuove decisioni
Avv. Paolo Leopardi