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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Ecm. Sassoli (Ue): “Premiare formazione per scatti di carriera più alti per i medici in regola”

immagine 12 aprile - La necessaria formazione per gli operatori sanitari è stata al centro del confronto di stamani tra David Sassoli, vicepresidente del Parlamento Ue, e Consulcesi, in un dibattito che ha toccato le tematiche più stringenti per i camici bianchi, compresa la vertenza degli ex specializzandi.
"L’Europa scende in campo per incentivare e premiare i medici in regola con l’obbligo ECM. La necessaria formazione per gli operatori sanitari è stata infatti al centro del confronto di stamani tra David Sassoli, vicepresidente del Parlamento Ue, e Consulcesi, realtà internazionale con oltre 100mila medici rappresentati". È quanto si legge in una nota di Consulcesi.
 
In un dibattito che ha toccato le tematiche più stringenti per i camici bianchi, Sassoli ha sottolineato: "La formazione è importante per medici e pazienti, ci sono tanti modi per premiare chi si attrezza al meglio per svolgere la propria professione, come la possibilità di avere dei punteggi per partecipare ai concorsi e prevedere meccanismi premiali per la carriera dei professionisti e a tutela dei pazienti".
 
Una necessità che si impone all’attenzione dell’agenda politica Ue: "È necessario farlo presto – ha spiegato il vicepresidente del Parlamento Ue -. Dobbiamo riuscire con il nuovo Parlamento a creare un tavolo di confronto per delineare le priorità da affrontare. Il tema della formazione, in particolare nel settore medico, è molto sentito, ce la possiamo fare soprattutto facendo in modo che l’Italia diventi capofila di un percorso teso ad affrontare la questione attraverso le best practice di ogni Paese e di ogni sistema sanitario".
 
Riguardo la vertenza degli ex specializzandi, è tornata alla ribalta l’ipotesi di un accordo transattivo tra le parti: "Il problema è molto serio e molto sentito, è necessario trovare una soluzione - ha continuato Sassoli - senza ingolfare i tribunali, perché è un diritto che dev’essere riconosciuto".
 
Politica europea in campo, quindi, per affrontare da vicino le problematiche che affliggono i professionisti sanitari italiani, "compreso l’enorme contenzioso legale tra medici e pazienti, attraverso un nuovo approccio alle soluzioni conciliative. Dobbiamo essere protagonisti di regole europee che in questo momento mancano - ha concluso David Sassoli - e che potrebbero rappresentare degli standard per aiutarci a guardare al futuro".
12 aprile 2019
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