Il policlinico romano Umberto I è finito al centro dei riflettori a causa dei “tunnel della vergogna” posti sotto sequestro per “ragioni di sicurezza”. Si tratta delle gallerie ipogee che corrono per 2,7 km sotto il nosocomio. Nonostante i recenti lavori, i periti incaricati di verificare la sicurezza dei tunnel hanno riscontrato infiltrazioni d’acqua nei muri e nel controsoffitto sotto il quale corrono, fuori legge, circuiti elettrici non a norma insieme a condotte del vapore e dei gas medicali. Una vera e propria bomba a rischio di esplosione. Anche le stesse tubature dell’acqua sono risultate “vetuste” e sostituite solo in parte nel corso dei lavori di ristrutturazione costati circa 20 mln di euro.
A tutto questo si deve aggiungere, quasi come ulteriore beffa, che lo stesso impianto antincendio non è mai stato collaudato.
Il provvedimento di sequestro è stato firmato dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari, e dal pm Clara De Cecilia, che hanno rivolto ora le loro attenzioni sulle responsabilità di quei manager e tecnici che avrebbero dovuto vigilare per garantire gli standard di sicurezza dell’ospedale. Nel mirino dei magistrati, infine, anche le omissioni che hanno consentito lavori di ristrutturazione delle gallerie ipogee con progettazione ed esecuzione non idonee.