Si è ufficialmente insediato ieri, 21 marzo, il tavolo di confronto permanente con le Professioni sanitarie. Presenti all’incontro tutti i rappresentanti delle Federazioni Nazionali e degli Ordini delle Professioni sanitarie e sociali e il Ministro della Salute
Giulia Grillo. Sul tavolo le istanze che i professionisti della Salute avevano sintetizzato nel Manifesto dell’Alleanza tra Professionisti della Salute per un nuovo Ssn, approvato lo scorso 23 febbraio a seguito della manifestazione presso il Teatro Argentina in Roma.
“L’avvio del tavolo di lavoro permanente dove potersi regolarmente confrontare come professioni sulle politiche sanitarie, rappresenta sicuramente una tappa essenziale per disegnare il nuovo modello di assistenza di cui ha bisogno il Servizio sanitario pubblico e di questo va dato atto e di questo la ringraziamo, al ministro della Salute Giulia Grillo che ha subito recepito e messo in atto le richieste delle professioni (in rappresentanza di 1,5 milioni di professionisti sanitari) riunite il 23 febbraio scorso nella loro prima assemblea congiunta a Roma. Siamo convinti che politiche sanitarie pubbliche condivise con gli attori del sistema siano la vera chiave per il cambiamento che serve al Servizio sanitario nazionale: su questo il ministro potrà contare sul sostegno attivo degli infermieri”.
Così commenta
Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) la prima riunione del tavolo di lavoro permanente tra professioni e Governo che si è tenuta oggi al ministero della Salute.
“La giornata di ieri è stata indubbiamente positiva per i professionisti della salute italiani. Al mattino si è tenuta la prima riunione del tavolo incardinato dal Ministro della salute sulla farmacia dei servizi, nel quale sarà affrontato il capitolo del servizi cognitivi previsti dalla Legge 69/2009 all’interno della farmacia, con le ovvie implicazioni in termini collaborazione interprofessionale, di standardizzazione delle prestazioni, di creazione di quel flusso di informazioni tra professionisti, attraverso il Fascicolo sanitario elettronico e il Dossier farmaceutico lì inserito, fondamentale per la partecipazione del farmacista di comunità all’assistenza sul territorio” dice il presidente della Fofi
Andrea Mandelli.
“Nel pomeriggio si è cominciato un proficuo confronto diretto tra Ministero della Salute e Ordini delle professioni sanitarie, che fa seguito al manifesto che tutte le professioni hanno presentato nell’assemblea unitaria del 23 febbraio a Roma. Come sosteniamo da tempo, sono molti i dossier aperti, alcuni che riguardano direttamente le professioni stesse e altri di interesse generale” prosegue il presidente della Fofi.
“Tra i primi c’è ovviamente l’emanazione dei decreti attuativi previsti dalla Legge Lorenzin che ha riformato i nostri Ordini ed è in vigore da più di un anno, così come altre questioni come, per esempio, il tema delle specializzazioni, che nel caso della nostra professione vede gli specializzandi in farmacia ospedaliera penalizzati sul piano economico e contributivo. Ma è sicuramente un tema cruciale per la tutela della salute, per esempio, la definizione del ruolo dei diversi professionisti all’interno della strategia tracciata da Patto della salute. Da ultimo, ma non per importanza , va preso in considerazione l’aspetto del Regionalismo differenziato, che può essere l’occasione per ridefinire in senso migliorativo la governance complessiva del Servizio sanitario. Il prossimo passo è la definizione dei tavoli che affronteranno specificamente i diversi aspetti: sono fiducioso che si possa operare per il meglio. Come presidente della Fofi - conclude Andrea Mandelli - non posso che constatare che la linea che avevamo delineato già nel 2006 - con il documento di Palazzo Marini - stia dando i suoi frutti”.
Nausicaa Orlandi, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici ha dichiarato quest’oggi: “Ringrazio a nome di tutti i Chimici e Fisici della Federazione il Ministro Grillo. L’incontro di oggi è una tappa fondamentale di un percorso teso al miglioramento delle performance del Servizio Sanitario Nazionale, un’eccellenza a livello internazionale che deve continuare a crescere in qualità e servizi. Tutti i professionisti, e fra questi i Chimici e i Fisici, sono in prima linea per dare un contributo di valore sia a livello di competenze specifiche sia di aspetti gestionali. L’obiettivo è lavorare in sinergia per garantire che il diritto alla salute sia non solo garantito, ma favorito e valorizzato. In quest’ottica è fondamentale che sia ripreso il percorso per l’emanazione dei decreti attuativi della Legge n.3/18 c.d. Lorenzin”.
“Questa legge – prosegue Orlandi - ha profondamente innovato le professioni sanitarie, ma necessita di esprimere le sue potenzialità e risolvere alcuni aspetti critici che la caratterizzano. In particolare, chiediamo al Ministro che vengano affrontate le problematiche specifiche dei nostri professionisti sanitari Chimici e Fisici che operano principalmente in ambito non sanitario. Accesso alla professione, riconoscimento del ruolo del professionista in ambito sanitario e non sanitario, formazione e scuole di specializzazione di area non medica sono sicuramente argomenti che ci vedono partecipi ed in prima linea”.
“Finalmente – dichiara
Fulvio Giardina, Presidente del Consiglio Nazionale Ordini degli Psicologi - si potrà meglio definire il profilo dello psicologo quale professionista della salute, gli standard formativi, la programmazione degli accessi e altre tipologie di specializzazione oltre quella in psicoterapia”.
A margine dell’incontro avvenuto al Ministero della Salute, anche
Alessandro Beux, Presidente della Fno Tsrm Pstrp ha dichiarato a
Quotidiano Sanità: “Ecco il documento delle professioni. Un incontro che fa ben sperare. Da tanto tempo non si respirava un’aria così densa di potenzialità positive. Da una parte le rappresentanze istituzionali unite, dall’altra un Ministero e un Ministro disponibili e attenti. Quando le parti non si sentono e non si comportano come se fossero il tutto a cui appartengono, le cose vanno per il verso giusto”.
“Oltre a quel che si fa – prosegue il Presidente dei Tsrm e delle Pstrp - è sempre importante il modo in cui lo si fa, perché difficilmente si riesce a portare a compimento la cosa giusta se non si da la necessaria attenzione al modo in cui la si realizza”.
“L’aggregazione delle Professioni – conclude Beux - è la modalità corretta, che ha avuto un effetto positivo anche sulla qualità dei temi posti all’attenzione del Ministro: pur appartenendo a dimensioni differenti, sono tutti attuali e d’interesse generale, senza alcun particolarismo. Siamo sulla strada giusta!”
Nel documento presentato, le Professioni sanitarie, nell’ambito del ruolo di sussidiarietà a loro conferito dalla norma, chiedono di essere coinvolte quali attori del sistema salute nell’ambito del miglioramento delle performance del Ssn condividendo documentazione e approfondimenti per poter dare il loro contributo di competenze e conoscenze delle criticità.
Le Professioni sanitarie chiedono inoltre che siano attivate sedi appropriate di confronto per affrontare le questioni che riguardano i decreti attuativi della Legge n.3/2018 ed in particolare di poter trattare argomenti specifici quali sussidiarietà, le nuove modalità di procedimento disciplinare, la Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie e le problematiche dei professionisti che operano in ambito non sanitario.
Attenzione è stata infine posta al tema della violenza sugli operatori sanitari, plaudendo all’impegno del Ministro della Salute contro questo triste fenomeno, che continua a registrare episodi drammatici nei confronti di professionisti sanitari e sociali, a volte anche con esiti mortali.
Ha collaborato Lorenzo Proia