Da oggi, grazie a un accordo sottoscritto da Consiglio Superiore della Magistratura, Consiglio Nazionale Forense e Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, negli Albi dei periti e dei consulenti tecnici dei tribunali viene istituita una sezione riservata ai farmacisti. “La Legge 24/2017 stabilisce che negli albi devono essere presenti esperti, accanto a quelli dell’area medico-legale, delle discipline specialistiche di tutte le professioni sanitarie”, spiega il presidente della Fofi,
Andrea Mandelli.
“Vista la rilevanza che la farmacologia, il farmaco e gli altri aspetti che ricadono nella competenza del farmacista, hanno assunto in tantissimi aspetti della vita del cittadino, l’istituzione di un’apposita sezione negli Albi circondariali, e l’armonizzazione dei criteri con cui viene compilata, è un passo importante sia per la società sia per i farmacisti stessi. Ringraziamo dunque il Csm e il Consiglio Nazionale Forense per la collaborazione mostrata nel corso della messa a punto di questo accordo, che viene ad aprire un ulteriore campo di attività per i professionisti e nuove occasioni di lavoro in questa fase non facile sul piano occupazionale”.
Per l’inserimento negli Albi si richiedono il possesso laurea magistrale in Farmacia o Ctf, un periodo minimo di esercizio della professione non inferiore ai 10 anni dall’abilitazione oppure di almeno 5 anni dal conseguimento del titolo di specializzazione; l’assenza, negli ultimi 5 anni, di sospensione disciplinare e di qualsiasi procedimento disciplinare in corso; il regolare adempimento degli obblighi formativi Ecm.
Accanto a questi criteri primari, l’accordo prevede alcuni elementi di valutazione secondari: un adeguato curriculum professionale e formativo post-universitario, indicante sia i corsi di livello universitario o assimilato, sia i corsi Ecm, ed eventuali attività di docenza; eventuali attività di ricerca e pubblicazioni, oltre all’iscrizione a società scientifiche; riconoscimenti accademici o professionali e l’eventuale possesso dell’abilitazione allo svolgimento di attività di mediazione o di certificazioni della conoscenza del processo telematico. Infine, le aree professionali previstesono: farmacia territoriale; farmacia ospedaliera; servizi farmaceutici; legislazione e tecnica farmaceutica; farmacologia; analisi quali-quantitativa medicinali e prodotti della salute; galenica; cosmetologia; area nutraceutica e nutrizionale; dispositivi medici; area gestionale ed organizzativa dell’esercizio farmaceutico.
La Federazione provvederà ora a promuovere l’adesione degli Ordini provinciali ai protocolli locali e la loro collaborazione alla stesura dei protocolli stessi nei circondari in cui non sono ancora stati istituiti e parteciperà al tavolo tecnico incaricato del monitoraggio.
Nella stessa giornata hanno firmato l'apposito protocollo anche la
Federazione degli Ordini della Professione di Ostetrica (Fnopo) e la
Federazione degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (Fno Tsrm Pstrp)
come avevamo già anticipato nelle settimane scorse e anche la
Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici