Medici sempre più spesso chiamati a difendersi in tribunale, impegnati in lunghi contenziosi che nella stragrande maggioranza dei casi si rivelano del tutto infondati. Trecentomila cause pendenti, 35mila nuove azioni legali ogni anno: i drammatici numeri della responsabilità professionale sanitaria sono emersi durante il recente evento “Basta odio medici-pazienti” organizzato dal Gruppo Consulcesi al Ministero della Salute.
Da quel giorno, migliaia di segnalazioni sono giunte al network legale Consulcesi & Partners, che ha elaborato un’analisi delle denunce maggiormente rivolte a medici e operatori sanitari: al primo posto ci sono gli errori chirurgici (37,9% dei casi), seguono le diagnosi sbagliate (15,5%) e le terapie scorrette (10,2%).
“Errori presunti – sottolinea
Massimo Tortorella, Presidente del Gruppo Consulcesi – perché i numeri parlano chiaro: il 66% dei procedimenti civili viene respinto, percentuale che sale addirittura al 95% quando si tratta di penale. Tutto ciò comporta comunque un lungo e costoso calvario giudiziario per i professionisti della Sanità: per questo – spiega Tortorella – vogliamo tutelarli mettendo in campo una vera e propria task force legale attraverso l’expertise degli avvocati di Consulcesi & Partners, con un approccio innovativo alle soluzioni conciliative”.
Proprio da questo assunto è nata l’idea di proporre l’istituzione dell’Arbitrato della Salute, una camera di compensazione tra le parti, che ha trovato il supporto delle istituzioni sanitarie e politiche e del mondo dei pazienti.
Oltre all’indispensabile aspetto legale, la prima forma di difesa per i camici bianchi è essere in regola per la formazione ECM. I medici e gli operatori sanitari aggiornati, infatti, hanno gli strumenti più adeguati per scongiurare le denunce e abbattono il rischio contenzioso del 100%.
“Consulcesi & Partners scende in campo per poter dare ai medici e a tutti gli operatori sanitari la migliore tutela penale, civile e amministrativa nei casi di malpractice – conclude Massimo Tortorella - attraverso gli oltre mille consulenti che rispondono al numero verde 800.122.777 o sul sito”.