Con l’approvazione della Legge 145/2019 del 30/12/18 (cfr. Legge di Bilancio o di Stabilità) è stata introdotta la possibilità per gli specializzandi all’ultimo anno di partecipare ai concorsi per l’accesso alle posizioni di Dirigente Medico.
“Tuttavia, ci pervengono decine di segnalazioni da parte dei colleghi all’ultimo anno di formazione specialistica di bandi che non prevedono, al momento, la possibilità di accedere al concorso – dichiarano i Giovani Medici SIGM – Abbiamo contattato gli uffici preposti ma spesso non sanno nemmeno che è stata approvata la legge. E’ necessario che il Ministero della Salute (
vedi nota) dirami una nota che chiarisca le modalità di partecipazione e che solleciti l’aggiornamento di tutti i bandi. Inoltre, – incalzano dal SIGM – il rischio è che, una volta acquisito il titolo di specialista qualcuno possa ricorrere contro la “graduatoria” alternativa. Andrebbe preservata, quindi, l’assunzione solo all’acquisizione del titolo, ma a tal fine andrebbe creata una graduatoria unica con opportuni correttivi”.
Altro punto sul quale viene richiamata l’attenzione del MIUR (
vedi nota), già sollecitato più volte dal SIGM, è quello relativo alla necessità di chiarire i punti oscuri del contratto di formazione specialistica in termini di ferie e assenze giustificate: “Sono mesi che le nostre richieste di chiarimento sottoposte al MIUR rimangono inascoltate– protestano i Giovani Medici – Ci pervengono segnalazioni relative alla differente applicazione, da un Ateneo all’altro o, addirittura, tra differenti scuole di una medesima Università, degli articoli del contratto di formazione specialistica che regolamentano la fruizione per i medici in formazione specialistica di diritti fondamentali, quali il congedo per gravidanza o l’assenza in caso di malattia grave. Ai medici in formazione specialistica viene richiesto un carico lavorativo gravoso e spesso che supera, in termini di orario settimanale, quanto previsto dalle normative vigenti: è dovere delle Istituzioni chiarire ai futuri dirigenti medici quali sono i termini per godere dei propri diritti fondamentali. Non siamo più disposti ad attendere”.