Prosegue la definizione degli assetti operativi e la programmazione delle attività istituzionali della Fondazione Francesco Cannavò, iniziativa della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani per la valorizzazione e la tutela della figura del farmacista e il suo costante aggiornamento scientifico e culturale.
Nell’ultima riunione del CdA della Fondazione, il Professor
Luca Pani, psichiatra, docente della Miami University, già direttore generale dell’Aifa e da poco professore ordinario di Farmacologia presso l’Università di Modena, è stato nominato Coordinatore del Comitato Scientifico, carica che lo porta di diritto a sedere nel Consiglio di Amministrazione.
Faranno parte del Comitato scientifico il Presidente di Federfarma
Marco Cossolo e i Presidenti delle società scientifiche, riconosciute, operanti nell’ambito della Professione:
Eugenio Leopardi (Utifar),
Paola Minghetti (Sifap),
Simona Creazzola (Sifo),
Corrado Giua Marassi (Sifac). Il Comitato Scientifico sarà composto, inoltre, da tre Presidenti di Ordine, unitamente a personalità del mondo scientifico, professionale e della cittadinanza attiva, che saranno nominate dopo le modifiche apportate al vigente statuto.
Il CdA, sulla base dei voti espressi dai Presidenti provinciali, ha inoltre proclamato eletti nel Consiglio Superiore i Dottori
Cesare Lapidari,
Riccardo Mastrangeli e
Francesco Settembrini che si affiancano in tale funzione ai Dottori
Ido Benigni e
Cesare Priamo Garau già designati dal Comitato Centrale della Fofi.
Sul piano direttamente operativo, è stata altresì deliberata la prosecuzione del progetto centrato sulla piattaforma Farma Lavoro (www.farmalavoro.it), che ha superato i 2,5 milioni di sessioni con oltre 12 milioni di pagine consultate e ha visto la pubblicazione di oltre 7.000 inserzioni di ricerca del personale. La Fondazione provvederà a implementare progressivamente la piattaforma con contenuti inerenti gli sbocchi professionali, bandi e concorsi, fondi, agevolazioni, finanziamenti, monitorando l’evoluzione quali-quantitativa della domanda e dell’offerta di lavoro. Al contempo verrà ampliato lo spazio dedicato a iniziative universitarie post-laurea, master e corsi formativi qualificanti, e sarà aperto un focus sulle esperienze professionali e i progetti scientifici e gestionali realizzati dai farmacisti.
“Sono onorato e consapevole della sfida che attende la Fondazione Cannavò e il suo Comitato Scientifico, nei suoi compiti consultivi e propositivi - ha dichiarato
Luca Pani evidenziando - come più volte sottolineato dal Presidente della Fondazione
Luigi D’Ambrosio Lettieri, che la sopravvivenza e il rilancio della professione del farmacista risiedono nella consapevolezza della rilevanza del ruolo accompagnata ad una vera e propria “riconversione culturale” oltre che tecnica e scientifica. Grazie anche al contributo del Comitato Scientifico potremo affrontare e definire al meglio un progetto formativo e di qualificazione che accompagni i farmacisti italiani in un percorso che li legittimi nei ruoli fondamentali a cui sono chiamati per sostenere le politiche sanitarie del Paese a tutela della salute pubblica”.
A tale proposito, ha aggiunto, “non posso però che concordare con le considerazioni del Presidente della Fofi Andrea Mandelli quando sottolinea come la “Farmacia dei Servizi” debba garantire la standardizzazione e la riproducibilità di tali servizi che solo così possono rientrare in una rinnovata e moderna negoziazione con il Ssn, dimostrando la capacità di migliorare la salute dei cittadini riducendo al contempo i costi evitabili”.
Il Presidente della Fofi
Andrea Mandelli, a margine delle decisioni assunte dal CdA della Fondazione, si è detto “sicuro che sotto la guida del Presidente Luigi D’Ambrosio Lettieri e con il prezioso apporto del Professor Luca Pani e del Comitato scientifico si apre una stagione ricca di iniziative e proposte per la Fondazione Cannavò, voluta dal nostro storico presidente,
Giacomo Leopardi, come uno strumento per promuovere l’evoluzione del ruolo del farmacista. Un’evoluzione che abbiamo sempre perseguito ma che oggi è giunta a uno snodo fondamentale che richiede l’impegno di tutte le componenti professionali”.