Foad Aodi, medico fisiatra di origine arabo-palestinese e cittadino italiano, oltre ad essere Consigliere dell’Omceo Roma, Coordinatore dell’Area Rapporti con i Comuni e Affari Esteri, è il Fondatore dell’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi). In questi giorni l’Italia è scossa dallo scontro che vede alcuni Sindaci opporsi all’applicazione del cosiddetto “Decreto Sicurezza” fortemente voluto e sostenuto dal Ministro degli Interni
Matteo Salvini. Capofila della “disobbedienza civile” di questi primi cittadini è quello di Palermo
Leoluca Orlando.
Dottor Aodi, del “Decreto Sicurezza” si critica soprattutto l’art. 13, che impedirebbe ai richiedenti asilo di iscriversi all’anagrafe e dunque, se minori, di accedere ai servizi scolastici, ma anche di potersi iscrivere al nostro Ssn. Qual è la sua opinione?
Come Amsi e come ‘Uniti per Unire’ abbiamo sempre detto e risposto, sin dal giorno dell’approvazione del Decreto che le migrazioni vanno intensificate, non il contrario. Noi crediamo nella politica dei due binari: sicurezza garantita a tutti, questo ben venga, ma senza trascurare l’integrazione. In questo senso degli effetti negativi del Decreto ci sono. Noi crediamo, come medici, di dover curare la patologia, non i sintomi e il Decreto rischia di aumentare come effetto immediato il numero degli irregolari, specialmente chi ha il permesso di soggiorno per motivi umanitari, creando nuovi “clandestini per decreto”. Noi non vogliamo l’integrazione per decreto o l’integrazione fai-da-te, vogliamo curare la patologia alla base. Oggi fra gli italiani cresce la paura verso i migranti: le televisioni amplificano, a volte, questo messaggio, aumentando le discriminazioni e la paura nei confronti dei terzi, la paura di chi ha un altro colore. Abbiamo visto anche casi di discriminazione verso medici con un colore diverso della pelle. Le principali vittime di questo Decreto Sicurezza sono gli immigrati stessi, con una guerra mediatica di tifoseria pro e contro. Leoluca Orlando con la sua posizione ha ricordato a tutti che i migranti prima di tutto sono esseri umani, prima di essere stranieri o meno.
Ravvisate dei vizi di incostituzionalità nel Decreto?
Questo spetterà eventualmente ed ovviamente alla Corte Costituzionale valutarlo qualora si creino le condizioni per porre, come mi auguro, la questione di incostituzionalità. Noi non abbiamo pregiudizi nei confronti di nessuno, vogliamo dialogare con tutti, ma siamo preoccupati per questa ondata di discriminazione sulla pelle dei migranti. Da quando è stato varato il decreto registriamo il 35% di aumento di segnalazioni di cittadini di origine straniera allo sportello Amsi per discriminazioni sul posto di lavoro, in sanità e nei trasporti. Ma anche un 30% di aumento di richiesta di informazioni, in particolare sull’assistenza sanitaria, specialmente per i bambini. Noi consideriamo l’Italia a tutt’oggi un paese non razzista, ma non possiamo che valutare negativamente certe proposte di legge con “profumo di razzismo.
Come pensate di fronteggiare la situazione?
Abbiamo già presentato alla vice ministra agli Affari Esteri e alla Cooperazione internazionale
Emanuela Del Re due progetti: “Buona Immigrazione” e “Buona Sanità Internazionale” per avere accordi bilaterali con i nostri Paesi di origine. Crediamo che per risolvere l’immigrazione irregolare occorra una legge europea basata sul rispetto reciproco. Ma in ogni caso lanciamo un appello a tutto il mondo politico: non giocate sulla nostra pellem e su quella dei migranti per qualche percentuale in più di consensi elettorali. L'Italia ha una storia di eguaglianza e solidarietà e anche per questo è molto amata all’estero, nei nostri Paesi d’origine.
Pensa che oggi l'Italia stia diventando meno solidale?
L’Italia ha dato tantissimo dal punto di vista della solidarietà. Ora con le Europee alle porte vediamo con preoccupazione un crescendo di strumentalizzazioni politiche che mirano alla pancia degli italiani. Aumentare la paura significa anche aumentare le discriminazioni e anche atti di razzismo (li abbiamo visti nella Sanità, nello Sport, nella Scuola) io spero che anche i 5 Stelle (in particolare giudico importanti le prese di posizione del Presidente della Camera
Roberto Fico) possano assumere posizioni che vadano incontro al fatto di non discriminare tra cittadini di “Serie A” e cittadini di “Serie B” ma tra esseri umani. Io mi affido all’intelligenza, al senso politico e alla responsabilità dei 5 Stelle, alleati del Governo, di prendere una posizione molto forte riguardo ai diritti umani senza badare solo all’aspetto elettorale.
E restando nel campo specifico della Sanità come pensate di muovervi?
Per esempio i medici stranieri pagano le tasse ma non possono fare concorsi pubblici perché manca la cittadinanza, questa è una problematicità. Su questioni come questa noi ci affidiamo anche al buon senso della politica. Va bene la legge, ma occorre tutelare anche i diritti umani, i diritti essenziali, i diritti dei bambini! Come si può non fornire un pediatra a un bambino privo del permesso di soggiorno? Vorrei lanciare un appello al Presidente della Fnmoceo
Filippo Anelli affinché scenda fortemente in campo a favore dei diritti umani, del diritto della salute, dell’eguaglianza, combattendo la paura che sta crescendo giorno per giorno per colpa di questi Decreti che stanno creando confusione. Tante persone “al bar” non sanno bene cosa prevede questo decreto, che aumenta il numero di irregolari in modo esponenziale, proibendo la residenza, l’assistenza sanitaria, dando problemi ai loro figli. Ma oggi anche i regolari ci dicono “abbiamo paura” a causa di questa “atmosfera mediatica” e di questa strumentalizzazione politica. Stiamo cominciando a non riconoscere la nostra bella Italia basata sui diritti e sui doveri… anche il Ministro della Salute,
Giulia Grilllo, essendo medico, deve sapere che il diritto della salute appartiene a tutti, quindi mi appello ad Anelli e a Grillo, Ministra di area 5 Stelle, per una difesa della Salute, anche di quella dei migranti.
Lorenzo Proia