"In quarant’anni di applicazione della Legge 180 le modalità di cura su base psicologica e psicoterapeutica in psichiatria hanno ampiamente dimostrato la loro efficacia e le storie documentate attraverso il docu-film
Dentro Fuori - proiettato alla Casa del Cinema di Roma - ne sono chiara e coinvolgente testimonianza. Ciò nonostante sempre più spesso, in diverse regioni, si approvano normative per il trattamento della malattia mentale fortemente medicalizzate, più adatte ai vecchi ambienti ospedalieri e alle modalità di cura pre-Basaglia che non ai presidi sanitari extraospedalieri fortemente voluti dalla legge 180". È quanto si legge in una nota dell'Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi.
"Chi è impegnato da anni nel lavoro di applicare concretamente il dettato della Legge 180 del 1978, vive infatti con crescente apprensione il particolare momento di crisi che sta attraversando questa norma, grazie alla quale la cura delle malattie mentali avviene oggi al di fuori degli ambienti ospedalieri (ospedali psichiatrici/manicomi).
Quella Legge, va ricordato, dispone che i Trattamenti sanitari, anche se obbligatori, non debbano essere disposti da organi di polizia ma da medici competenti nello specifico psichiatrico, accompagnati da rappresentanti dell’autorità civile (il sindaco), i quali tutti devono garantire che il Trattamento avvenga nel pieno rispetto dei diritti civili e della dignità della persona. Ma, soprattutto - prosegue la nota -, la Legge 180 dispone che gli interventi di cura delle malattie mentali debbano essere attuati in servizi extraospedalieri, quali sono le comunità terapeutiche e i centri diurni, presso i quali si pratica il trattamento psicologico e psicoterapeutico della sofferenza psichica.
Proprio per ridare slancio alla cura psicologica in psichiatria e per documentare la realtà che dimostra come sia possibile, adeguato e proficuo il lavoro di cura e aiuto psicologico alla riappropriazione dell’identità personale e sociale delle persone con gravi disagi mentali, è stato realizzato il docu-film
Dentro Fuori (regia di Roberto Orazi) in cui - per la prima volta - alcune persone affidate in cura al Centro diurno delle Comunità terapeutiche 'Reverie' raccontano in prima persona la propria esperienza.
Ne risulta una toccante testimonianza di 'attori' che condividono il quotidiano della loro stessa vita segnata dalla sofferenza psichica e chiariscono come, grazie al lavoro psicoterapeutico svolto dentro e fuori le Comunità terapeutiche, seguiti da operatori formati psicologicamente che li accompagnano nelle loro esperienze, la loro sia una storia di recupero e di speranza".
Alla tavola rotonda che ha seguito la proiezione alla Casa del Cinema hanno partecipato nomi illustri della Psichiatria, della Psicologia e rappresentanti della politica nazionale:
Luigi Cancrini, noto psicoterapeuta e già politico di sinistra, Anna Maria Niccolò e Fabio Castriota, rispettivamente presidente e vicepresidente della Società Psicoanalitica Italiana, lo psichiatra Andrea Narracci, il vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio Pietro Stampa, Felice Torricelli, presidente dell’Enpap, e i parlamentari, anch’essi psicologi, Maria Teresa Bellucci (Fratelli d’Italia) e Massimo Baroni (Movimento Cinque Stelle).
Il presidente Enpap
Felice Torricelli, da sempre impegnato in prima fila per riaffermare il valore della cura psicologica per la salute mentale, a margine della presentazione romana del film sintetizza così il senso del dibattito: “La cura su basi psicologiche in campo psichiatrico, per quanto efficace e necessaria, deve oggi fare i conti con una percezione spesso limitata o distorta del suo valore che, complice la ristrettezza delle risorse economiche e di personale dedicate alla Salute mentale, ne ha marginalizzato l’apporto al Sistema sanitario e rischia di ridurne ulteriormente la portata in futuro. Questo film ha il grande valore di rendere questo messaggio immediatamente comprensibile anche al pubblico dei non addetti ai lavori”.
Giampiero Di Leo, a nome delle strutture comunitarie “Reverie” che hanno supportato la realizzazione del docu-film, sostiene che “la voce di chi lavora nelle Comunità terapeutiche e fuori dalle grandi strutture psichiatriche - che muovono anche grandi interessi economici - è assai flebile per essere percepita e compresa dalla gente comune, ragione per la quale abbiamo chiesto aiuto proprio a chi più di tutti noi può rappresentare il vero bisogno (come aveva voluto Basaglia) di una cura alternativa a quella della segregazione e contenzione ospedaliera: sono proprio le persone aggredite dalla sofferenza psichica in cura nelle Comunità che, con generosità, hanno voluto dare con questo documentario la loro sofferta testimonianza: Dentro la vita e Fuori dalla malattia, contro lo stigma sociale”.
Il docu-film Dentro Fuori ha partecipato, nei giorni scorsi, al
Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli ottenendo una Menzione straordinaria “per aver fornito un esempio concreto di integrazione umana e sociale e di felice realizzazione degli ideali di Franco Basaglia”.