Si è tenuto presso l’Auditorium del Ministero della Salute il primo Congresso internazionale di Genetica Forense. L’evento è nato dalla collaborazione tra Ordine Nazionale dei Biologi e Arma dei Carabinieri e si è tenuto il 30 novembre ed l’1 dicembre.
L’evento cui hanno partecipato oltre duecento tra biologi dei Carabinieri appartenenti al Racis (Raggruppamento Carabinieri investigazioni scientifiche), della Polizia Scientifica, accademici italiani e stranieri, oltre a biologi operanti nel settore della biologia forense, è stato aperto dai Rappresentanti di Ministero Salute e MIUR, dal Presidente dell’Ordine nazionale dei biologi
Vincenzo D’Anna e dal Generale Comandante dei Racis
Aldo Iacobelli.
Il Congresso ha consentito di sviluppare e valutare i temi più attuali che hanno caratterizzato il sempre maggiore sviluppo della disciplina nelle sue diverse articolazioni ed applicazioni nelle investigazioni scientifiche, partendo dall’esame della situazione italiana e delle Linee Guida oggi utilizzate dai Genetisti forensi italiani (Gefi) dei processi di accreditamento e certificazione, dell’allestimento e dell’utilizzo degli archivi di dati genetici nel processo penale.
Sono state presentate le nuove tecnologie oggi disponibili e relative applicazioni in fase di sviluppo che utilizzano l’approccio molecolare con il contestuale utilizzo di metodi statistici avanzati e dell’approccio probabilistico che è stato alla base di recenti casi penali largamente noti all’opinione pubblica e nei quali la disciplina forense ha avuto un ruolo predominante.
Tra i relatori
Walter Parson, Presidente dell’International Society for Forensic Genetics,
Susi Pelotti, Docente di Medicina Legale all’Università di Bologna e Presidente del G.E.F.I.,
Giampietro Lago, Comandante dei R.I.S. di Parma,
Andrea Berti, Comandante Sezione di Biologia dei R.I.S. di Roma,
Franco Taroni, Ordinario di Statistica Forense all’Università di Losanna,
Gaetano Carlizzi, Magistrato del Tribunale Militare di Roma e Docente dell’Università Bocconi,
David Caramelli, Docente di Antropologia all’Università di Firenze, oltre ad altri docenti biologi appartenenti ai R.I.S. di Roma e Parma.
Il Congresso, come affermato dagli organizzatori, configura l’avvio di una collaborazione tra ordine e Arma dei Carabinieri nel settore dell’alta formazione e ad esso faranno seguito ulteriori iniziative.
Saverio Proia