Ruolo professionale del medico, fabbisogni del personale, promozione della legalità e della trasparenza, modalità di apertura ed utilizzo degli studi medici ed odontoiatrici, prevenzione del fenomeno della violenza nei confronti degli operatori sanitari, formazione e non solo. Sono queste alcune tematiche sui cui Regioni e Fnomceo hanno deciso di confrontarsi siglando un protocollo che prevede la costituzione di un Tavolo di Confronto permanente
Obiettivo è quello di “dialogare – ognuno per le proprie competenze - su alcune tematiche di interesse sanitario, anche attraverso l’istituzione di tavoli regionali con gli Ordini territoriali”. Il Protocollo di Intesa, dopo la firma, apposta giovedì scorso, della Conferenza delle Regioni, è stata siglato oggi anche dal Comitato Centrale della Fnomceo riunito in seduta straordinaria monotematica.
In rappresentanza delle Regioni, parteciperanno al Tavolo il Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome,
Antonio Saitta, e il Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità
Sergio Venturi, per la Fnomceo il Presidente,
Filippo Anelli, e il Segretario,
Roberto Monaco.
“Si tratta di uno strumento utile per instaurare un clima nuovo e per migliorare, rafforzandola, la collaborazione fra le istituzioni regionali e i medici – afferma
Sergio Venturi, Assessore dell’Emilia-Romagna e Presidente del Comitato di Settore Regioni- Sanità.–. È nostra intenzione proseguire su questa strada costruendo percorsi analoghi anche con le altre professioni sanitarie”.
“In questo momento particolarmente difficile per il servizio sanitario - aggiunge Venturi (che è anche coordinatore vicario della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni) - dobbiamo creare la massima sinergia possibile con i protagonisti della sanità pubblica”.
“Del resto il SSN si fonda sui suoi protagonisti, che sono in primo luogo i medici. Per questo la difesa comune del servizio pubblico è un impegno che le Regioni e Fnomceo intendono perseguire e che, con questo atto, vogliono rafforzare. E per questo - conclude Venturi - ogni passo utile, come il protocollo sottoscritto oggi, rappresenta un contributo importante per la tutela del diritto alla salute e per la difesa dell’universalità del SSN”.
“Si apre oggi una strada nuova - spiega il Presidente della Fnomceo,
Filippo Anelli -. Stiamo dando, attraverso questo Protocollo, attuazione alla Legge n. 3/2018, che ha reso gli Ordini enti sussidiari, intendendo per sussidiarietà il pieno svolgimento del ruolo previsto dalla Legge: la tutela del diritto alla Salute dei cittadini attraverso la garanzia del corretto esercizio della professione”.
“Per la prima volta si rende operativa e stabile la collaborazione tra enti esponenziali dei professionisti e Regioni – continua Anelli -. L’auspicio è che questa collaborazione porti a mettere a disposizione dei sistemi sanitari regionali le competenze presenti negli Ordini provinciali, con un ruolo sempre più forte per i tavoli regionali”.
I temi che saranno al centro del Tavolo:
a) ruolo professionale del medico e dell’odontoiatra con riguardo alle competenze, l'indipendenza, l'autonomia e la responsabilità, la qualità tecnico-professionale, la valorizzazione della funzione sociale, la salvaguardia dei diritti umani e dei princìpi etici dell'esercizio professionale indicati nel codice deontologico, al fine di garantire la tutela della salute individuale e collettiva;
b) fabbisogni del personale medico e programmazione e sviluppo dei sistemi sanitari regionali;
c) promozione della legalità e della trasparenza a tutela dei cittadini e delle istituzioni;
d) verifica di ipotesi per regolamentare le modalità di apertura ed utilizzo degli studi medici ed odontoiatrici;
e) elaborazione di iniziative in ordine alla prevenzione del fenomeno della violenza nei confronti degli operatori sanitari;
f) rispetto delle prerogative correlate con lo svolgimento di ruoli, all’interno dei Sistemi Sanitari Regionali, delle Province autonome e delle Regioni (incarichi amministrativi di vertice, incarichi politici, partecipazione a Consigli di amministrazione, etc.), non correlati alla cura diretta di pazienti o all’esercizio professionale medico;
g) pianificazione di interventi per migliorare gli standard di sicurezza sul lavoro degli operatori sanitari;
h) definizione di modalità di condivisione delle tematiche del Tavolo con tutti gli Ordini professionali delle professioni sanitarie
i) attività formative.