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QS Edizioni - lunedì 1 luglio 2024

Lavoro e Professioni

Al via primo concorso per medici specialisti bandito dalla Polizia di Stato

di Domenico Della Porta
immagine 7 novembre - In tutto 81 posti di medici distribuiti in 17 specialità. L’età massima per la partecipazione è di 35 anni e sono ammessi entrambi i sessi.  L’inizio del corso, durante il quale sarà riconosciuto agli ammessi il grado di capitano, della durata di sei mesi, è previsto per il prossimo anno e l’assunzione in servizio con il grado di maggiore è previsto nel 2020. Per i Medici della Polizia è prevista una collaborazione privilegiata con l’Autorità Giudiziaria. IL BANDO
Ottantuno posti di medici distribuiti in 17 specialità sono stati banditi con un concorso pubblico dalla Direzione Centrale di Sanità della Polizia di Stato. L’avviso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (quarta serie speciale n. 68 del 6.11.2018) prevede 30 medici specialisti in Medicina del Lavoro, 15 in Medicina Legale, 6 in Cardiologia, 7 in Psichiatria, 2 in Otorinolaringoiatria, 2 Oftalmologia, 3 in Ortopedia, 2 in Medicina dello Sport, 1 in Patologia Clinica, 1 in Dermatologia, 3 in Endocrinologia, 1 in Medicina Interna o equipollenti, 2 in Chirurgia Generale o equipollenti, 2 in Anestesia e Rianimazione, 2 in Malattie Infettive, 1 in Radiodiagnistica 1 in Igiene.
 
L’età massima per la partecipazione è di 35 anni e sono ammessi entrambi i sessi. Per il Direttore Centrale di Sanità, Dirigente Generale Fabrizio Ciprani, 59 anni neo promosso a questa importantissima funzione, è il primo concorso bandito per medici specialisti dalla Polizia di Stato rispetto al passato quando per la partecipazione veniva richiesto solo il possesso e l’abilitazione professionale all’attività di Medico Chirurgo e risponde a criteri di maggiore professionalità.
 
Il campo di attività delle Forze di Polizia non è più limitato alla mera conservazione dell’esistente, tipica dell’opera di vigilanza, ha precisato Ciprani, specialista in Medicina Legale, del Lavoro ed Oncologia, nonché docente alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Farmacia dell’Università Statale La Sapienza di Roma, ma si è da tempo spostata verso compiti sociali, quali le attività di soccorso, di pronto intervento, di informazione al pubblico, che comportano altri tipi di rischio, diversi da quelli tradizionalmente codificati.
 
Si tenga presente di un lavoro altamente qualificante, ha aggiunto il direttore Ciprani, compatibile con l’attività libero professionale. L’inizio del corso, durante il quale sarà riconosciuto agli ammessi il grado di capitano, della durata di sei mesi, è previsto per il prossimo anno e l’assunzione in servizio con il grado di maggiore è previsto nel 2020. La nostra, aggiunge Ciprani, è la Sanità più rappresentativa con una lunga tradizione tra le Forze di Polizia presenti nel nostro Paese, con una forte connotazione organizzativa dovuta alla presenza territoriale di oltre 150 Uffici Sanitari.
 
La Direzione Centrale di Sanità è una delle strutture afferenti al Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. I medici di polizia possono essere chiamati ad agire al di fuori di un contesto di procedure chiaro e consolidato, come avviene in altri ambiti lavorativi senza tralasciare la tutela della salute degli operatori di Polizia. le cui componenti sono: 
1) la sorveglianza della salute con compiti essenzialmente dil monitoraggio epidemiologico di indicatori di malattia o delle malattie già diagnosticate nel corso delle operazioni di polizia);
 2) la medicina preventiva ed il controllo delle malattie; 
3) l’attenzione agli aspetti occupazionali, ambientali ed ai pericoli derivanti dall’esposizione a tossici industriali; 
4) la gestione della minaccia CBRN (Chimica, Biologica, Radiologica, Nucleare); 
5) la sanità campale, delle acque e degli alimenti, compresa la prevenzione delle zoonosi;
 6) la promozione della salute e della prontezza operativa.
 
Per i Medici della Polizia è prevista una collaborazione privilegiata con l’Autorità Giudiziaria in numerosi settori tra cui anche quelli investigativi proprio per la qualificazione professionale acquisita nel corso. Non mancheranno per questi professionisti opportunità di formazione continua negli ambiti di interesse, aggiornamenti, missioni e ricerca.

Domenico Della Porta
7 novembre 2018
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