“Non si può svendere il futuro dei giovani medici nel nome di una sanatoria all’italiana che servirebbe solo a cancellare la meritocrazia, favorendo gli interessi di pochi a danno delle giuste ambizioni dei più”. E’ perentorio il segretario generale nazionale della Fimmg
Silvestro Scotti nel commentare le parole del ministro
Giulia Grillo sul futuro della medicina di famiglia. Parole che precedono una convocazione fissata al ministero per l’11 ottobre per illustrare alle parti sociali quella che il ministro ha definito ‘la prima fase del piano di valorizzazione e accesso alla formazione di tutti questi professionisti’.
Step che si cerca di far passare come base di un «riordino futuro». Scotti chiarisce che la Fimmg non è disposta ad accettare “provvedimenti e criteri che tendano alla cancellazione totale della meritocrazia”. L’ovvia considerazione del segretario generale è che i provvedimenti annunciati dal ministero altro non farebbero che “gettare alle ortiche il grande lavoro fatto per ottenere l’incremento delle borse”.
Scotti si domanda se i consulenti del ministro Giulia Grillo abbiano attentamente valutato la situazione. “Sentiamo parlare – aggiunge – di “impegno affinché nessuno si senta sfruttato, nessuno rimanga indietro o, peggio ancora, si senta sorpassato”. Tuttavia, chi conosce il Contratto collettivo nazionale sa bene che realizzando questo “riordino” nei termini annunciati, tutti i giovani medici si vedranno sistematicamente scavalcati. Il merito verrebbe piegato a ragioni di anzianità e così ci troveremmo con un disastroso salto generazionale”.
Facile comprendere perché il segretario generale Fimmg chiami all’unità tutte le altre sigle sindacali e chieda anche l’intervento della FNOMCeO. “Siamo pronti a discutere con il ministero sulle caratteristiche del concorso, ben venga la volontà di riconoscere punteggi anche alle esperienze, ma non accetteremo alcuna “sanatoria all’italiana”. Se necessario – conclude Scotti – siamo pronti a manifestare al fianco dei giovani medici per sostenere un paese e una professione nella quale il merito sia il primo elemento da valutare. Come segretario generale Fimmg sono pronto a sottoscrivere tutto il mio impegno affinché, veramente, nessuno si senta sfruttato, nessuno rimanga indietro o, peggio ancora, sia sorpassato”.