Il dott. Pierangelo Clerici è il nuovo Presidente dell’Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani (Amcli) per il triennio 2012-2014. Le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali e del direttivo Amcli, associazione costituita da più di 1600 soci, hanno coinvolto ed interessato tutte le sue componenti: medici ospedalieri, biologi, universitari e tecnici di laboratorio biomedico. Il nuovo presidente succede al dott. Giacomo Fortina, che lascia l’incarico dopo due mandati consecutivi. “Il momento economico difficile non può essere ignorato - sottolinea Clerici - ma siamo consapevoli che con investimenti adeguati si possono recuperare risorse importanti. Per esempio, possiamo ridurre i giorni di degenza, grazie all’impostazione e validazione di approcci diagnostici appropriati, con tempi di refertazioni precoci indispensabili per interventi terapeutici mirati”.
Microbiologo da circa 30 anni, Clerici è anche il Segretario Nazionale della Federazione Italiana delle Società di Medicina di Laboratorio ed autore di oltre 200 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali; è direttore dell’U.O.C. di Microbiologia dell’Azienda Ospedaliera di Legnano dal 2007 e svolge attività didattica presso l’Università degli Studi di Milano. Tra i rinnovati obiettivi, l’Associazione si prefigge per il prossimo triennio una stretta sinergia con altre società scientifiche del settore e cliniche, affinché venga riconosciuto e garantito il ruolo primario della microbiologia clinica, nella diagnosi e cura dei pazienti con patologie infettive. I microbiologi si impegneranno inoltre nel costante confronto con le istituzioni a livello centrale e periferico, al fine di uniformare gli standard di efficienza, efficacia e qualità dei laboratori di microbiologia.
L’Amcli, costituita nel 1970, è articolata su delegazioni regionali, distribuite sull’intero territorio nazionale. La finalità statutaria di Amcli è la promozione e lo sviluppo della microbiologia clinica, operando attraverso gruppi di lavoro su specifiche materie d’interesse quali, ad esempio, infezioni ospedaliere, in particolare nel neonato e nell’anziano, infezioni sessualmente trasmissibili, validazione infettivologica dei donatori di tessuti/organi, infezioni materno-fetali e sull’ emergenze microbiologiche.
Essa svolge inoltre una rilevante attività di formazione secondo le direttive Ministeriali, avvalorata annualmente dal Congresso Nazionale e da oltre 30 eventi, distribuiti su tutto il territorio nazionale.