“Quest’Ordine è fortemente preoccupato per il clima culturale che si sta consolidando a partire dal disprezzo dei principi di tutela della vita. Il rispetto, la libertà e la dignità della persona, sono diritti connaturati all’essere umano e che fondano la comunità civile. Sentiamo il dovere di ricordare a tutti le regole della nostra professione, richiamate in tante parti del nostro Codice deontologico, che sono alla base del giuramento professionale e sono sancite nell’articolo 1 della Carta europea di etica medica: il medico difende la salute fisica e psichica dell’uomo, dà sollievo alle sofferenze nel rispetto della vita e della dignità della persona, senza alcun tipo di discriminazione, di qualunque natura essa sia, in tempo di pace come in tempo di guerra”.
È quanto scrive l’Omceo Torino in una lettera ai propri iscritti e alle istituzioni in merito alle condizioni degli emarginati e dei migranti.
“Alimentare la supremazia degli egoismi particolari e nazionali non è terreno fertile per la risoluzione dei problemi, di qualsiasi natura essi siano – conclude la nota - facciamo pertanto appello ai medici e cittadini europei e ai decisori politici per riaffermare e praticare i principi di solidarietà e umanità che fondano le democrazie europee”.