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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Malattie croniche: istituzioni e società scientifiche si alleano

immagine 29 novembre - Obiettivo: ridurre del 20% le patologie non trasmissibili. Oggi al Senato la firma dell'accordo di programma tra l’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, la Simg e la Fondazione “Livio Patrizi”.
Un nuovo modello di prevenzione per ridurre del 20% entro i prossimi 10 anni le malattie che non guariscono e che devono essere seguite sul territorio. Le patologie croniche non trasmissibili (diabete, cardiopatie, ictus, cancro, disturbi respiratori cronici) ogni anno colpiscono in massa gli italiani: sono circa 3,9 milioni i diabetici, 2milioni e 250mila vivono con una diagnosi di tumore. Ancora più alto è l’impatto delle malattie cardiovascolari, la prima causa di morte nel nostro Paese, con circa 250mila decessi ogni anno (il 40% del totale). La situazione è allarmante, anche per i riflessi di carattere sociale ed economico. Circa l’80% di queste malattie potrebbe essere prevenuto eliminando alcuni fattori di rischio come il consumo di tabacco, la dieta poco sana, l’inattività fisica e l’abuso di alcol, ma senza un’adeguata prevenzione il loro peso sulla salute globale potrebbe crescere del 17% nei prossimi 10 anni.
Per delineare nuove strategie di prevenzione, basate su innovativi sistemi di monitoraggio e campagne di sensibilizzazione, nasce oggi l’Health Prevention Institute, il primo progetto in Italia di questo tipo, con la firma al Senato di un accordo di programma tra l’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, la Società Italiana di Medicina Generale (Simg) e la Fondazione “Livio Patrizi”.
Verranno creati tavoli di lavoro con Istituzioni pubbliche, scientifiche e con i rappresentanti delle associazioni dei pazienti, per individuare le strategie idonee alla prevenzione. Tra gli obiettivi dell’Health Prevention Institute anche un think tank in grado di sviluppare un pensiero strategico su queste patologie.
“Abbiamo avviato un progetto di alleanza istituzionale con organizzazioni accademiche e scientifiche che sono in grado di fornire strumenti d’analisi utili a valutare i meccanismi assistenziali, economici, clinici, sociali in atto in Italia – afferma Antonio Tomassini, Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato –. Le Istituzioni devono impegnarsi sul fronte della prevenzione attraverso strategie mirate. È necessario sviluppare politiche di sanità pubblica volte a rimuovere gli elementi che favoriscono lo sviluppo delle patologie croniche non trasmissibili”. Verrà realizzato un report annuale nazionale sullo stato di attuazione delle politiche sanitarie, assistenziali e sociali volte alla prevenzione. “Restare a guardare è costoso e inaccettabile – spiega Claudio Cricelli, presidente Simg –. Vogliamo ridurre del 20% l’impatto di queste malattie, i mezzi di controllo sono noti e sperimentati. Individueremo una road map nazionale in grado di tracciare le priorità di intervento. Metteremo a disposizione gli strumenti di monitoraggio che abbiamo sviluppato in questi anni, in particolare Health Search. Nato per raccogliere informazioni sui comportamenti dei medici, Health Search è un database che si è evoluto fino a offrire uno spaccato degli effetti degli interventi di cura. Oggi rappresenta un sistema di valutazione dei costi sanitari ‘pesati’ per risultati, uno strumento essenziale per favorire il governo clinico del sistema”.
“L’Università ‘Tor Vergata’ – sottolinea il Rettore, Renato Lauro – dispone di dipartimenti di ricerca clinica, epidemiologica ed economica in campo sanitario, in grado di monitorare costantemente l’evoluzione del sistema sanitario nazionale e, in particolare, l’impatto delle malattie croniche, per questo ha costituito al suo interno l’Italian Barometer Diabetes Observatory. Con Simg è stato inoltre avviato il progetto Sissi, modello di simulazione dei costi sanitari messo a punto in collaborazione con il Ceis di Tor Vergata”.
 
29 novembre 2011
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