Per la prima volta un ordine professionale si dota di un sistema di valutazione che collega le retribuzioni dei dipendenti alla effettiva qualità delle loro prestazioni lavorative. Questo avviene all’Ordine degli Psicologi del Lazio con il nuovo sistema di valutazione della
performance, il primo a recepire pienamente i contenuti della legge 150/2009 (cosiddetta Legge Brunetta). Il nuovo sistema è stato introdotto dopo una lunga e complessa trattativa con le rappresentanze sindacali (protrattasi per quasi due anni e conclusasi con un accordo all’unanimità).
Il passaggio segna un’importante inversione di tendenza nel settore pubblico. “Sino ad ora - scrive l'Ordine in una nota - la quasi totalità degli enti pubblici ha scelto di optare per un sistema retributivo “a pioggia”, ossia che lega la distribuzione del contributo accessorio (la parte variabile dello stipendio legata al premio di produttività) alla qualifica dei dipendenti, o al masismo alla presenza o allʼassenza degli stessi, piuttosto che al loro reale contributo professionale". Secondo gli Psicologi, questa scelta sarebbe quasi sempre "dettata da banali ragioni opportunistiche, finendo inevitabilmente per sacrificare – e disincentivare - il merito e la qualità delle prestazione degli uffici!.
“È una grande rivoluzione per una Pubblica Amministrazione - afferma
Federico Conte, Tesoriere dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, che direttamente ha curato la stesura del sistema di valutazione e la trattativa sindacale -, nel 2017 abbiamo finalmente ottenuto una reale differenziazione in base al merito considerando che, grazie al premio, anche i neoassunti hanno potuto raggiungere il trattamento economico dei livelli più alti”.
La valutazione dei dipendenti, conclusa a fine marzo 2018 per l’anno 2017, è stata effettuata sulla base di sei indicatori guida: attenzione alle esigenze dell’utenza; gestione dei processi lavorativi; efficacia e precisione; soluzione dei problemi; disponibilità e apertura al cambiamento.