Gli infermieri intervengono sul caso dell’assenteista indagata per truffa aggravata ai danni di enti pubblici e falso ideologico all'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Orsola Malpighi di Bologna per difendere gli infermieri e sottolineare che la persona indagata “è un’ausiliaria”.
“Il problema, di deprecabile malasanità – afferma una nota della Federazione dei Collegi Ipasvi - , purtroppo ha coinvolto di riflesso la professione infermieristica perché alcune testate e alcuni servizi televisivi (in realtà una minoranza) hanno qualificato l’operatrice come ‘infermiera’ o come ‘infermiera ausiliaria’, dimostrando una grave ignoranza del mondo sanitario e delle figure che vi operano. Una tale confusione – aggiunge la nota - non solo fornisce un’informazione scorretta ai lettori, ma danneggia anche fortemente l’immagine degli infermieri italiani, che svolgono con abnegazione e serietà il proprio lavoro. Un lavoro che oggi richiede un impegno particolarmente gravoso, date le condizioni critiche in cui versa il nostro sistema sanitario.
La Federazione – conclude la nota -, in accordo con il Collegio di Bologna, sta valutando le azioni da intraprendere a tutela della professione”.