L'Aifa ha emanato
le nuove linee guida per determinare l'equivalenza terapeutica tra due o più farmaci, ma dal sindacato Snami giungono fortissime critiche a riguardo. “È sconsiderato - sostiene
Angelo Testa, Presidente nazionale dello Snami - dettare le linee guida per valutare l’equivalenza terapeutica di farmaci contenenti differenti principi attivi. Come già espresso a suo tempo ribadiamo un 'no' convinto dello Snami a questo genere di percorsi perchè non esiste equivalenza terapeutica certa per medicinali contenenti principi attivi diversi, ma solo caratteristiche similari, secondo noi per logiche meramente economiche di risparmio”.
“Si rischia - continua il Presidente dello Snami - che le Regioni, notoriamente con problemi di bilancio ed alcune in piano di rientro, 'selezionino' ed impongano per ogni patologia dei farmaci, non necessariamente i migliori per ottimizzare una terapia ad un paziente, scegliendoli secondo logiche di 'somiglianza' tra loro. Un percorso 'equivalente' negativamente al 'pensiero unico' cioè all’assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. Infatti il concetto di equivalenza terapeutica 'reale' non trova alcun riscontro nella letteratura scientifica internazionale, a meno che qualcuno pensi che in nome del risparmio, tutto sia consentito”.