“Esprimiamo il nostro più vivo apprezzamento per le parole pronunciate questa mattina dal presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, che, celebrando il quarantaquattresimo anniversario della strage di Piazza della Loggia ha messo in guardia contro la recrudescenza di un clima di violenza sottile e pervasiva della società civile. 'La minaccia della violenza – ha affermato il Capo dello Stato - non è stata cancellata nella nostra comunità. Siamo tutti testimoni di come possa assumere forme e modalità nuove, nel perseguimento di uno stesso obiettivo: colpire la dignità delle persone e il loro libero arbitrio'. Queste nuove forme di violenza, aggiungiamo, sembrano mirare a erodere sin dalle fondamenta le nostre istituzioni, siano esse personificate dai loro stessi rappresentanti, sia da insegnanti, giornalisti, sia, come quotidianamente purtroppo noi stessi testimoniamo, da medici, infermieri, altri operatori sanitari.
Questo il commento di
Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.
"È di ieri la notizia di una nuova aggressione a Napoli, dove, secondo l’Associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate’, un gruppo di giovani avrebbe ‘sequestrato’ un’ambulanza per dirottarla sul luogo di un incidente, mentre l’equipaggio di una delle altre due ambulanze già inviate sul luogo veniva ‘letteralmente assaltato dagli astanti’. Esprimiamo ancora una volta la nostra vicinanza a tutti i colleghi che sono costretti a lavorare in un clima di estremo disagio, oltre che al presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli,
Silvestro Scotti, e a tutti quei presidenti d’Ordine che non si stancheranno mai di denunciare queste e altre situazioni che mettono a rischio la salute dei cittadini, anche se le loro denunce sono prese a pretesto per sterili polemiche di bassa politica.
Noi non vogliamo fare bassa politica. Noi, come Enti sussidiari dello Stato, vogliamo solo onorare il nostro compito di tutelare il diritto alla salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, secondo l’Articolo 32 della Costituzione”, ha concluso.