L’Assemblea nazionale della Fondazione Enpam ha approvato oggi il Bilancio consuntivo 2017. Il documento è stato approvato con 162 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti.
La Fondazione Enpam ha chiuso l'esercizio 2017 con un utile superiore a 1,16 miliardi di euro, che ha portato il patrimonio netto a 19,7 miliardi di euro con una crescita del 7,1 per cento rispetto all'anno precedente. Il patrimonio supera, a valori di mercato, i 20,9 miliardi di euro. Questo dato è superiore di circa 1,4 miliardi di euro alle previsioni espresse dal Bilancio tecnico alla stessa scadenza.
L'avanzo previdenziale si è attestato a 1,02 miliardi di euro, mentre gli investimenti hanno contribuito per 420 milioni di euro lordi. Da questa cifra vanno sottratti 16 milioni di euro di commissioni e soprattutto 110 milioni di euro in tasse.
Gli iscritti Enpam sono saliti a 363.670, cifra che comprende anche i 2.004 studenti delle Facoltà di Medicina e Odontoiatria dal V anno di corso. Il numero di medici e di odontoiatri attivi registra quindi una flessione rispetto alle 362.391 unità dello scorso anno. Aumentano i pensionati, a conferma del movimento massiccio verso la pensione previsto dai bilanci tecnici: nel 2017 sono arrivati a 111.770 unità, con un incremento del 5,72 per cento rispetto ai 105.721 del 2016.
Il bilancio conferma la solidità dei conti della Fondazione che nel 2017 ha incrementato ancora la riserva legale, portando a 12,95 il rapporto tra patrimonio e prestazioni erogate.
"Il bilancio 2017 certifica che Enpam è in vantaggio sulla tabella di marcia della sostenibilità a 50 anni fissata dal bilancio tecnico - dice il presidente
Alberto Oliveti - con una riserva pari a 13 volte l'ammontare delle pensioni pagate nell'anno. Restiamo molto attenti alla questione centrale del rimpiazzo professionale e non abbassiamo la guardia nel monitorare un cambiamento che ci riguarda sia per l'aspetto demografico sia per quello tecnologico. Per il futuro l'impegno è di costruire una nuova sicurezza sociale per la categoria e i giovani iscritti e, grazie a un patrimonio che a valore di mercato supera i 20 miliardi di euro, alimentare investimenti circolari, capaci cioè di creare valore professionale per tutti i medici e gli odontoiatri".
Nel 2017, la Fondazione ha registrato entrate contributive pari a 2,648 miliardi di euro, erogando nello stesso periodo prestazioni previdenziali e assistenziali per oltre 1,622 miliardi. A incidere sul fronte delle uscite è stato l’aumento dei pensionati che, come previsto dalla cosiddetta ‘gobba previdenziale’ presente e già scontata nei bilanci attuariali dell’Ente, saranno in crescita ancora per diversi anni.
Il bilancio consuntivo evidenzia nel 2017 un importante incremento del numero dei nuovi titolari di trattamenti pensionistici ordinari rispetto al 2016. La gestione che registra la variazione minore è la Quota B del Fondo Generale (+ 1,36%), mentre la specialistica ambulatoriale presenta l’aumento maggiore (+35,96%). Di rilievo è anche l’incremento dei nuovi pensionati della medicina generale (+ 21,13%), mentre specialistica esterna e la Quota A del Fondo Generale presentano incrementi meno rilevanti pari rispettivamente a 7,22% e 2,46%.
I dati sui pensionamenti della medicina generale mostrano un costante aumento dell'età media al momento del pensionamento. Il dato, che aveva raggiunto nel 2012 un minimo di 65 anni, ha registrato una crescita continua fino ai 67,6 anni del 2017.
Il dato complessivo evidenzia che i medici di famiglia andati in pensione lo scorso anno sono stati 1.720, con un +21 per cento rispetto all'anno precedente (quando erano stati 1.420) e +92 per cento rispetto alle 898 unità del 2014.
Nel 2017 il patrimonio della Fondazione ha visto salire a poco più di 5 miliardi di euro la quota investita in attività immobiliari. La percentuale del mattone sul totale tuttavia mostra un calo dal 27 al 26 per cento, a causa del netto aumento degli investimenti finanziari che si attestano poco oltre i 14 miliardi di euro, con un balzo di circa 1 miliardo..
Nell’ultimo anno, gli immobili posseduti direttamente e indirettamente dalla Fondazione Enpam hanno portato a una redditività lorda del 4,14 per cento, e attestata al 3,93 per cento dopo oneri e imposte. Le attività finanziarie hanno invece prodotto una redditività lorda del 4,73 per cento (4,61% al netto degli oneri di gestione e delle imposte).