“La recente adozione del Codice Deontologico da parte di Integratori Italia rappresenta uno dei principali strumenti della responsabilità sociale delle imprese per la promozione di buone pratiche di comportamento”. Così
Alessandro Golinelli, Presidente di Integratori Italia, commenta l’ introduzione del
Codice Deontologico, voluto dalla stessa Associazione a fronte di un mercato che si è mostrato sempre più dinamico.
Quello degli integratori alimentari è, infatti, un settore in ottima salute la cui crescita si mantiene rilevante: nel solo canale farmacia il fatturato a Mat 2018 è stato di oltre 2,55 miliardi di euro (prezzo al pubblico), con una crescita del 4,9% rispetto ai 12 mesi precedenti (Mat 2017), e circa 162 milioni di pezzi venduti, poco oltre il 3% in più rispetto a Mat 2017 (dati New Line Ricerche di Mercato).
Questo Codice Deontologico è
una sorta di “bussola” di condotta, coerente con l’impegno associativo di comunicare in modo corretto ed equilibrato le qualità e i benefici dell’integratore, per favorire la corretta competizione sul mercato e scelte sempre più consapevoli e responsabili del consumatore.
“
È stato costruito e approvato alla fine del 2017 – ha aggiunto Golinelli - attraverso una modalità partecipativa, coinvolgendo le aziende associate per definire criteri di condotta il più possibile condivisi all’interno dell’Associazione”.
“Il Codice Deontologico – come spiegato nelle pagine dello stesso documento -
impegna le Aziende aderenti ad operare, in ogni aspetto delle’attività imprenditoriale, secondo trasparenti norme comportamentali etiche e deontologiche, nel rispetto delle vigenti norme in materia. È diretto a salvaguardare, nell’interesse generale, il prestigio e la credibilità dell'industria degli integratori alimentari nei confronti dello Stato, dell'opinione pubblica e del mondo scientifico e sanitario”.
Tra
i principali impegni da rispettare per chi aderisce: osservare le delibere degli Organi associativi, rispettare i principi della leale competizione nei rapporti con le imprese concorrenti, contribuire alla difesa di una buona immagine dell'industria, definire appropriate procedure di autorizzazione, di gestione e di controllo interno finalizzate alla applicazione dello stesso Codice.
Redatto un paragrafo ad hoc per i siti internet: “Ogni sito internet delle aziende aderenti, accessibile nei suoi contenuti sia liberamente che previa autenticazione, oltre a rispettare i requisiti prescritti dalla normativa vigente in materia e le previsioni di cui al presente Codice Deontologico – si legge nel Documento - deve essere predisposto in modo che siano chiaramente identificati lo sponsor, le fonti delle informazioni di carattere scientifico riportate sul sito stesso, i destinatari di tali informazioni e gli obiettivi e le finalità del sito”
Ancora,
prescrizioni specifiche per le manifestazioni congressuali e corsi di aggiornamento, “da svolgersi in sedi idonee ad assicurare contenuti professionali e/o scientifici”.
E
per i trasgressori, già precisati all’interno dello stesso codice i provvedimenti sanzionatori. Si va dall’avvertimento con richiesta di immediata cessazione del comportamento, alla sospensione temporanea dell’adesione al Codice Deontologico, fino all’estromissione.