Vittima di un “molestatore seriale”, che l'ha ripetutamente importunata. Il primo episodio risale a sei anni fa, il più recente al mese scorso. La dottoressa
Caterina Rotunno, oltre a denunciare gli episodi ai carabinieri, ha deciso di mettersi in contatto con altre colleghe della Continuità Assistenziale, scoprendo altri episodi riconducibili allo stesso personaggio.
Per non tacere ha deciso di attivare una chat che tiene in costante contatto le donne medico e un gruppo su Facebook, “Medici della notte”. Caterina
ha scelto come simbolo un gufo-civetta, un animale che rappresenta saggezza ed è anche considerato un portafortuna. Così, nella
manifestazione di Bari dello scorso 10 novembre, dove i camici bianchi hanno chiesto a gran voce una sanità migliore, oltre ai palloncini bianchi e in mezzo ai quali spiccavano palloncini rossi a ricordare il sangue delle donne medico uccise durante il servizio negli ambulatori di Continuità Assistenziale,
spiccava anche un gufo-civetta.
“Noi vegliamo sulla salute dei cittadini, siamo indubbiamente saggi e guardinghi e soprattutto abbiamo bisogno di fortuna – ha detto la dottoressa Rotunno - Ma c’è anche un risvolto giocoso nella mia scelta di questo simbolo: sono un’appassionata di cartoni animati – ha concluso – e nei cartoni il gufo è sempre un dottore”.