Le organizzazioni sindacali rappresentative della Medicina Fiscale giudicano "irriguardosa e irricevibile" la bozza di convenzione in forma di accordo collettivo su base nazionale inviata dall’Inps poche ore prima dell’incontro previsto per il 27 ottobre 2017. "Dove sono finite le norme inserite nell’atto di indirizzo a firma dei Ministri Lavoro – Funzione Pubblica – Salute? Nessuna tutela, nessun diritto sindacale, con un incarico ancora più precario rispetto a quello attuale. Dove è finito il riconoscimento delle qualità professionali dimostrate nei trent’anni di attività dei medici fiscali e ribadite anche dal Presidente Inps Boeri alla conferenza stampa del Polo unico?", scrivono in una nota
Claudio Palombi (Anmefi),
Nicola Paoli (Cisl Medici),
Alfredo Petrone (Fimmg Settore Inps),
Piera Mattioli (Smi Settore medici fiscali),
Annalisa Sette (Snami medicina fiscale) e
Paolo Vasile (Uil-PA Settore medici Inps).
I sindacati giudicano "non correggibile" quanto ricevuto e ritengono necessaria la stesura di un “vero” Acn, con tutele equiparabili a quelli del Ssn e in grado di ottimizzare il servizio e di tutelare la categoria. Auspicano dunque la ri-scrittura di una proposta di convenzione che sia "coerente con quanto normato dall’atto di indirizzo interministeriale".