Grande cerimonia, sabato scorso a Monza, per la premiazione dei vincitori del
Care Film Festival 2017, il concorso internazionale per cortometraggi sul tema del “prendersi cura” nato in seno alla segreteria territoriale NurSind di Monza e Brianza, il sindacato degli infermieri, e accolto dal NurSind Nazionale, con i patrocini di Regione Lombardia, Provincia di Monza e Brianza, Comune di Monza, Fondazione della comunità Monza e Brianza Onlus, Associazione Magna Grecia, Lombardia Film Commission e Collegio IPASVI di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
“Tra un sorriso e qualche lacrima di commozione, abbiamo piacevolmente assistito ad una carrellata di corti, italiani e stranieri, che in modo originale e non convenzionale hanno mostrato le diverse modalità di prendersi cura dell’altro”, commenta il sindacato in una nota.
I corti hanno raccontato i diversi modi del prendersi cura, ed hanno affrontato diversi temi scottanti ed attuali, come la violenza sulle donne raccontato dal corto “Cowboys and Indians” di
Emilia Ruiz, vincitore del Tema libero, ed ancora i disturbi del comportamento alimentare ed il fenomeno dei blog pro- anoressia, narrati nel cortometraggio "A Letto Senza Cena" di
Patrice Makabu, vincitore per il Miglior Montaggio.
Anche il Collegio Ipasvi delle Province di Milano-Lodi-Monza e Brianza ha partecipato al primo Care Film Festival. “Abbiamo deciso di aderire all’iniziativa offrendo un contributo e prendendo parte alle attività come giurati – commenta il Presidente del Collegio
Giovanni Muttillo – perché riteniamo che anche quello del cortometraggio rappresenti uno strumento per fare sentire la voce di chi ogni giorno si prende cura dell’altro, sia esso un operatore sanitario, un caregiver o un genitore. Anche per il mio ruolo, so che la comunicazione mediatica rappresenta uno strumento strategico per rispondere efficacemente al cambiamento culturale del sistema professionale. Il Consiglio Direttivo del Collegio di Mi-Lo-MB è stato antesignano nel condividere alcune esperienze con la giornalista Susan Gordon, finalizzate a dare una nuova e più verosimile voce ai professionisti, a ribadire l’importanza della condivisione. Per questo riteniamo che sicuramente il Care Film Festival possa contribuire a modificare l’immagine degli infermieri e a superare le barriere professionali e di genere che permangono in ambito sanitario, giovando alla rappresentazione sociale dei professionisti della salute”.
“I filmati arrivati sono stati numerosi – racconta il Direttore Artistico, Vittorio Raucci – e sono giunti da numerosi Paesi, come l’Australia, gli Stati Uniti, la Spagna, il Regno Unito e tanti altri, segno che il tema proposto è sentito in tutto il mondo. La selezione dei migliori filmati, vista la qualità delle opere pervenute, è stata difficile, ma alla fine siamo giunti, insieme alla giuria, a determinare i migliori in assoluto, che sono stati premiati la sera del 21 ottobre”.
La serata di gala si è svolta nel teatro Villoresi di Monza alla presenza di oltre 200 persone, ed è stata presentata da
Grazia Sambruna (giornalista, esperta di musica, cinema e spettacolo) e
Vittorio Raucci, Direttore Artistico della manifestazione.
Tra un corto premiato e l’altro, sono saliti sul palco numerosi ospiti, quali
Sergio Stivaletti (regista ed effettista, ha collaborato con artisti come Argento, Bava, Soavi, Benigni e Salvatores),
Marco Werba (musicista e compositore di numerose colonne sonore),
Nino Celeste (direttore della fotografia, ha collaborato con Pasolini, Fulci, Cavani e altri),
Luca Sala (cantante e compositore di numerose canzoni per interpreti del calibro di Emma, Pausini, Modà e altri) e
Vincenzo Mallamaci (medico, fondatore e presidente dell'associazione “E ti porto in Africa… Onlus”).
Madrina della serata è stata l’attrice ucraina Victoria Larchenko, protagonista di film fra cui “La bella gente”, di
Ivano De Matteo e di fiction come “Distretto di polizia”, “Don Matteo”, “Le tre rose di Eva”.
Testimonial del festival dall’Inghilterra, l’attore Vincent Riotta, che ha recitato in grandi produzioni come “Il mandolino del Capitano Corelli”, “Rush”, “Batman - Il cavaliere oscuro” e tantissimi altri.
“Questa esperienza – ha commentato ancora Muttillo – abbiamo potuto toccare con mano come la cura risieda praticamente ovunque, come sia una sorta di grande maglia della nostra società. Abbiamo la cura dei genitori verso i figli, la cura dei caregiver verso i familiari, dei bambini verso i loro giocattoli, dell’uomo verso il pianeta. La cura è, in effetti, l’essenza della nostra società. In questa maglia virtuosa, che si svela ogni giorno, l’infermiere rappresenta un anello. Uno soltanto, ma importantissimo”.
Ecco i vincitori del CFF 2017:
TEMA LIBERO
Miglior cortometraggio
"Cowboys and Indians" di Emilia Ruiz
Miglior fotografia
"Ho appena fatto un sogno" di Javi Navarro
Miglior montaggio
"When Bullies Become A Bosses" di Richard Santiago
Miglior colonna sonora
"Fostered" di Christine Williams
Miglior interpretazione
David Crivillé di "Cowboys and Indians"
TEMA FISSO
Miglior cortometraggio
"Ferruccio, storia di un robottino" di Stefano De Felici
Miglior regia
"Close Your Eyes Parro" di Sam van Zoest
Miglior fotografia
"Lilly's Secret" di Emanuele Michetti
Miglior montaggio
"A Letto Senza Cena" di Patrice Makabu
Miglior colonna sonora
"Les Signeur Du Temp" di Lucio Gardin
Miglior interpretazione
Yael Alperson di "Doco Drama"
SCARE FILM FESTIVAL
Miglior corto Horror
"A Father's Day" di Chris Lane
PREMIO "NURSIND"
Miglior cortometraggio
"Come una rosa" di Stefano Capovilla
Marina Loi