Non è ancora stata fissata la seconda convocazione per le votazioni relative al rinnovo del Consiglio dell'Ordine dei Medici di Milano. E per
Alberto Scanni, capolista della lista “Noi Medici”, che si candida per il rinnovo del Consiglio dell’Omceo Mi, si tratta di “un silenzio che fa sorgere un dubbio, o meglio un sospetto: Rossi
(Roberto Carlo Rossi, presidente uscente Omceo Mi, ndr), avendo paura del confronto, vuole forse fissare la seconda chiama nel primo weekend di novembre che guarda caso corrisponde con un possibile ponte?”.
“Queste tattiche – prosegue Scanni - sono in uso normalmente da parte di chi teme il confronto. O teme di perdere per sfavorire così il voto di opinione. Rossi saprà smentirsi in tempi brevi fissando una data che permetta un autentico confronto di idee e proposte tra liste contrapposte?”.
La risposta di Rossi non si è fatta attendere: “Da mesi, assistiamo a punzecchiature di metodo, proceduralmente irrilevanti, da parte della minoranza, venutasi recentemente a formare, del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici di Milano, dopo averne condiviso per quasi sei anni indirizzi e gestione. Questa volta è toccato al dott. Alberto Scanni, in una dichiarazione inviata alla stampa, avanzare il cervellotico sospetto che sia intenzione del sottoscritto indire le elezioni, in seconda convocazione, per il rinnovo degli organi dell’Ordine dei Medici, nel primo week end lungo di novembre al fine di scoraggiare la partecipazione degli associati. Come dimostrano le tante iniziative pubbliche che hanno coinvolto, ogni volta, anche diverse centinaia di medici, di tutto mi si può accusare ma non quello di temere il confronto”.
Rossi annuncia quindi che “a breve verrà fissata la data delle elezioni in modo da favorire la partecipazione più ampia possibile, come peraltro fatto anche in passato. Mi auguro che nel frattempo, lasciando da parte argomentazioni senza capo né coda, ci si confronti nel merito delle posizioni che si intendono sostenere nel prossimo triennio a difesa del ruolo della professione medica alle prese con grandi cambiamenti sociali, tecnologici e organizzativi. Su questo - conclude Rossi -, l’Ordine, che ho l’onore di presiedere, si è già molto impegnato e, ne sono sicuro, continuerà a farlo anche in futuro con sempre maggior determinazione”.