Fp e NIdiL Cgil promuovono per lunedì 17 luglio una giornata di mobilitazione nazionale dei precari della ricerca. Un'iniziativa, dietro le parole 'RicerchiamoStabilmente". La ricerca scende in piazza', a conclusione della raccolta firme sulla petizione lanciata il 24 maggio per la stabilizzazione del personale precario degli Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) e Izs (Istituti zooprofilattici sperimentali) e che ha visto ad oggi l'adesione di quasi diecimila firme, fra quelle raccolte on line e quelle nei banchetti allestiti presso gl iIstituti e nelle piazze delle città sede degli stessi.
Con l'iniziativa di mobilitazione del 17 luglio, che si articolerà con presidi in tutte le città dove hanno sede gli istituti di ricerca interessati, e alla quale seguirà poi la consegna ufficiale delle firme raccolte alla Presidente della Camera,
Laura Boldrini, Fp e NIdiL Cgil vogliono "portare all'attenzione dei cittadini e degli utenti i problemi di questi lavoratori, precari sottopagati, privi di diritti e tutele, con contratti a singhiozzo. Lavoratrici e lavoratori che da troppi anni sono tenuti fuori da un percorso distabilizzazione ma che, nonostante questa loro condizione, consentono all'Italia di rimanere fra i primi paesi al mondo per scoperte in questo campo,e soprattutto garantiscono ai cittadini di avere un'assistenza sanitaria di eccellenza e al passo con le innovazioni terapeutiche".
Fp e NIdiL Cgil sostengono che "portare la 'ricerca in piazza' sia il modo migliore per dare risalto e valore a un lavoro precario ma fondamentale per il benessere e lo sviluppo del nostro Paese". Per queste ragioni con l'iniziativa nazionale del 17 luglio, con i presidi si terranno nei territori, le categorie della Cgil puntano a coinvolgere "l'opinione pubblica in questa nostra richiesta di riuscire finalmente a far comprendere a chi ne ha la responsabilità che occorre intervenire con soluzioni credibili su questo argomento".
L'obiettivo è l'apertura di un confronto, così come rivendicato nella petizione,"con i sindacati che rappresentano questi lavoratori e trovare così le soluzioni migliori, in difesa della dignità del lavoro e a garanzia di un settore cruciale per il paese stesso. Perché - concludono Fp e NIdiL Cgil - un paese che si vanta di essere fra i grandi della terra deve farsi carico di chi in condizione precarie continua a fare in modo che ciò si realizzi".