È noto per avere sollevato numerose questioni professionali, minacciato molti provvedimenti disciplinari e averne in parte anche comminati. Ma ora toccherà ai vertici dell’Ordine di Bologna salire sul banco degli imputati. La Dg dell’Ausl di Bologna,
Chiara Gibertoni, ha infatti confermato l’intenzione di fare causa all’Ordine guidato da
Giancarlo Pizza per la vicenda Infermieri e 118” che ha portato alle dimissioni del Direttore sanitario
Angelo Fioritti. Un caso che ha fatto molto discutere, con numerose dimostrazioni di solidarietà nei confronti di Fioritti, a fianco del quale si erano pubblicamente e ufficialmente
schierate anche le direzioni delle altre aziende sanitarie regionali .
“Se qualcuno ci fa passare come gente che compie illeciti, mi sembra evidente che ci sia un danno”, afferma Gibertoni in una nota dell’Ausl, dove si contesta all’Omceo anche la decisione di creare una commissione sui vaccini, “Di che cosa deve discutere una commissione sui vaccini? E’ già tutto scritto”, afferma Gibertoni.
Contro le posizioni sui vaccini del presidente Giancarlo Pizza si erano già espressi anche l’assessore alla Salute,
Sergio Venturi, e il presidente della Regione,
Stefano Bonaccini. Intervistato dal Tg3, il presidente dei medici bolognesi si era infatti detto “molto preoccupato” in merito all’introduzione dell’obbligo vaccinale per l’accesso agli asili: “E’ un tema controverso, perché confligge con il diritto costituzionale di decidere se essere sottoposti a trattamento sanitario o meno, e con l’autonomia del medico di valutare il singolo caso”. Ma la Regione aveva ribadito di “essere orgogliosa di quella legge”.
Per Venturi le parole di Pizza erano “tanto più gravi” perché provenienti “da chi dovrebbe proteggerci dai medici stregoni e sanzionarli come ha fatto il suo collega di Treviso. E come indica chiaramente la Federazione nazionale degli Ordini medici. Ed è grave perché rappresenta un'istituzione”. L’assessore alla Salute si diceva anche chiaramente contrario alla posizione di Pizza nel caso “Infermieri e 118” osservando come “ha sospeso per sei mesi un direttore sanitario perché applicava le delibere della nostra Regione”.
Stefano A. Inglese