Il segretario generale dello Smi,
Pina Onotri, alla luce dei primi contatti della parte pubblica, le Regioni, con alcuni sindacati ha accolto con attenzione l'avvio di una nuova fase di dialogo, e “si è detta favorevole alla riscrittura di un nuovo atto di indirizzo e alla riapertura quindi del tavolo delle trattative per il rinnovo delle convenzioni, ferme da troppi anni”.
Il segretario Smi, ha sottolineato come si debbano evitare gli errori della precedente bozza: “un nuovo atto di indirizzo deve essere rispettoso delle necessità sanitarie dei cittadini, capace di andare incontro ai tempi e alle nuove domande di salute, in grado, quindi, di assicurare soprattutto con la medicina di iniziativa, con la continuità dell'assistenza, h24, la salute e il benessere di tutta la popolazione”.
“Inoltre - ha aggiunto - vanno concretizzati e sviluppati nuove forme di assistenza territoriale, più complesse e articolate come gli ospedali di comunità e gli hospice, necessari ai nuovi bisogni assistenziali, riducendo allo stesso tempo liste di attesa, l'ingolfamento dei P.S. e delle reti tempo-dipendenti. È strategico - ha concluso Onotri - potenziare il territorio, partendo da una modernizzazione dei presidi, con una urgente e complessiva messa in sicurezza (basta con l'emergenza aggressioni) con risorse certe e quindi restituire centralità ai medici: di famiglia, dei servizi, del 118, della continuità assistenziale, della pediatria e della specialistica ambulatoriale. In rete, con capillarità e sinergia e con adeguati strumenti normativi: tempo pieno, ruolo unico, rivalutazione della quota capitaria”.