Angelo Fioritti ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di Direttore Sanitario della Azienda Usl di Bologna nella tarda serata di ieri, 18 maggio. Nella lettera inviata al Direttore Generale,
Chiara Gibertoni, Fioritti chiarisce di non poter proseguire “l’attività con la dovuta serenità” in assenza a tutt’oggi delle motivazioni del provvedimento e in un momento nel quale “l'Ordine dei medici… senza contestare in giudizio gli atti amministrativi della Regione … persegue personalmente in via disciplinare chi a tali atti dà corretta e doverosa esecuzione”.
Sulla vicenda la Dg Chiara Gibertoni interviene esprimendo “il mio rammarico per la decisione del dr. Fioritti, al quale confermo tutta la mia stima e fiducia, oltre che l’apprezzamento per il suo operato. Ma comprendo bene le difficoltà a svolgere pienamente le funzioni legate al suo mandato nel contesto che si è determinato, e non posso che prendere atto delle sue scelte e rispettarle”. Fioritti aveva
ricevuto già in passato la solidarietà delle Asl e degli ospedali della Regione.
Ma la reazione della dg Gibertoni alle dimissioni di Fioritti va oltre. “Il dispiacere per l’epilogo di questa vicenda – spiega - si accompagna alla consapevolezza che il comportamento reiterato dell’Ordine di Bologna, con sanzioni così pesanti sui singoli professionisti, oggi con il Direttore Sanitario, in precedenza con sette medici del Dipartimento di Emergenza Urgenza, causa gravi danni alla Azienda. Per questa ragione – annuncia - stiamo valutando la possibilità di intraprendere azioni legali nei confronti dell’Ordine di Bologna”.
Gibertoni spiega infine che la Ausl sarà “costretta” a scegliere il nuovo Direttore sanitario tra medici non iscritti all'Ordine di Bologna, “l’unico a preferire ancora la sanzione disciplinare individuale dei professionisti alla contestazione della legittimità delle direttive regionali, per evitare di trovarci in futuro in condizioni analoghe a quelle attuali”.
Il dr. Fioritti ha assicurato la propria disponibilità a garantire la continuità delle attività sino all’insediamento del nuovo Direttore Sanitario.