Il bando del concorso di ammissione alle specializzazioni per l’anno accademico 2016/2017 è stato rinviato. Lo ha annunciato il Miur, aggiungendo che la decisione è stata presa “per portare a conclusione le procedure di applicazione del nuovo regolamento di accreditamento delle strutture Universitarie e Ospedaliere ed effettuare modifiche alle modalità di selezione”.
Il bando sarà emanato in piena estate, tra la fine del mese di luglio e l’inizio di agosto. Ciò comporterà, di conseguenza, lo slittamento delle prove ad ottobre 2017 ed inizio corsi, probabilmente, i primi di novembre 2017. Come sottolinea l’Anaao Giovani “con buona pace dei laureati nel secondo semestre 2016”.
Il sindacato, pur facendo emergere l’ennesimo ritardo, ha accolto positivamente l’apertura del Miur alle sue proposte di miglioramento del concorso nazionale: “prima di dare un giudizio positivo - ha specificato l’Anaao Giovani - aspettiamo di valutare la portata dei cambiamenti, visto che troppe volte i mirabolanti annunci ministeriali hanno partorito un topolino. Al di là dei motivi del posticipo del concorso, permangono, comunque, diverse criticità che dovranno essere affrontate efficacemente dal Miur e dal Ministero della Salute”.
Altra
conseguenza del ritardo sarà l’aumento del numero dei candidati, che potrebbe raggiungere le 17 mila unità per una stima attuale di soli 7.700 posti disponibili, tra contratti specialistici e borse di medicina generale, “con 9.300 giovani medici – ha aggiunto il sindacato - ovvero quasi 2 su 3, tagliati fuori da qualsiasi possibilità di formazione post-lauream. Nelle scuole di specializzazione più ambite, dove il numero dei partecipanti sarà maggiore, tale rapporto è destinato ad essere ancora più alto”.
“Non del tutto sventato è, però – ha spiegato l’Anaao Giovani - il pericolo di un salto completo dell’attuale anno accademico 2016-2017, che porterebbe a risparmio nelle casse statali circa 700 milioni di euro che si aggiungerebbe al piccolo tesoretto dei contratti persi/non assegnati (circa 15 milioni di euro per anno accademico). Il Miur ci dimostri che sbagliamo, raddoppiando fin da ora finanziamento e numero di contratti e borse di studio, per ridurre drasticamente il famigerato imbuto formativo, che l’anno scorso contava già oltre 7 mila giovani medici. Mentre specialità come medicina d’emergenza, pediatria, medicina interna, chirurgia e cardiologia, più di altre, già oggi hanno un fabbisogno non compensato dai posti a disposizione”.
Anaao Giovani ritiene indispensabile la convocazione di un tavolo tecnico con i rappresentanti delle istituzioni, per affrontare insieme le diverse criticità, presenti ormai da troppo tempo, promuovere le necessarie innovazioni, rendere più meritocratico ed efficace il percorso di formazione medica senza lasciare indietro migliaia di giovani.
“Se il rinvio del concorso servirà davvero ad apportare miglioramenti organizzativi e strutturali associati ad un congruo incremento del numero dei contratti – ha concluso il sindacato - ben venga. Qualora al conseguente slittamento delle date concorsuali non dovesse seguire una tangibile modifica, sarebbe stata persa l’ennesima occasione per mettere l’Italia al passo con i tempi, degna di far parte dell’Europa Unita. Per una volta, almeno una sola volta, stupiteci”.