La Cimo interviene presso l’Inail per ottenere il pagamento delle certificazioni sull’infortunio di lavoro dovute ai medici in base ad una convenzione tra Inail e Sindacati medici che l’ente, secondo l'opinione della Cimo, avrebbe sospeso senza una corretta motivazione.
Per questo il Coordinatore Nazionale Emergenza Urgenza Cimo, Giorgio Ferrara, ha scritto una lettera all'Inail in cui chiede che l'Istituto "provveda alla prevista corresponsione delle certificazioni effettuate per conto dell’Inail da parte dei medici dipendenti e convenzionati del Ssn, riservandosi in difetto la tutela dei propri associati nelle competenti sedi giurisdizionali".
La Cimo è intervenuta dopo la segnalazione da parte dei medici operanti nei Pronto Soccorso e nei DEA del SSN per il mancato pagamento delle certificazioni INAL da loro rilasciate a favore dei pazienti che per patologia lavorativa afferiscono ai DEA, Pronto Soccorso e ambulatori delle strutture del Sistema Sanitario Nazionale.
"In assenza di una qualunque comunicazione ufficiale - scrive la Cimo - risulta infatti sospesa da parte dell’INAIL la corresponsione delle somme dovute da parte di codesto Istituto, sembra in attesa di chiarimenti ministeriali sull’applicazione di quanto previsto dall’art. 21 del DL 151/2015".
19 aprile 2017
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