Tre giorni di studio per approfondire le linee-guida delle principali malattie neurologiche. In Italia colpiscono una fetta enorme della popolazione: sono circa un milione i pazienti con demenza. Per essere pronti ad offrire tutte le cure più aggiornate, gli specializzandi in neurologia sono riuniti da oggi, fino al 26 marzo, all’Ergife Palace Hotel di Roma, per seguire un corso di formazione-aggiornamento organizzato dalla Società Italiana di Neurologia, Sin.
“Obiettivo della Società Italiana di Neurologia è la formazione completa dei giovani specializzandi – ha spiegato
Leandro Provinciali, presidente Sin - Fornire ai giovani iscritti alle scuole di neurologia italiane uno strumento, come quello delle linee guida, di visione generale sulle diverse patologie neurologiche vuol dire integrare il loro percorso formativo e affiancarli, senza ovviamente sostituirsi alle scuole di specializzazione. Ci troviamo di fronte a programmi scientifici che variano da scuola a scuola, mentre l’ideale sarebbe averne uno uniforme e che garantisca a tutti gli specializzandi una conoscenza condivisa della materia”.
I numeri delle malattie neurologiche
È una sorta di epidemia silenziosa: sono circa un milione i pazienti con Demenza, di cui la maggior parte colpiti da Malattia di Alzheimer, mentre oltre 930 mila sono coloro che riportano effetti invalidanti dall’Ictus, malattia che registra 120 mila nuovi casi ogni anno. Il Morbo di Parkinson invece colpisce circa 200 mila persone, mentre l’Epilessia ed altre condizioni caratterizzate da episodi critici riguardano 500 mila casi, dei quali oltre 100 mila in situazioni particolarmente impegnative.
Ed è per consentire un trattamento adeguato ad ognuna di queste patologie che “la formazione in neurologia – ha spiegato la Sin - così come anche negli altri ambiti della medicina, deve essere considerata come un percorso che conduce ad un professionista completo, in grado cioè di affrontare le varie patologie, le situazioni e anche i pazienti a carattere neurologico che incontrerà nel percorso della sua vita lavorativa. Ovviamente, questo processo non va mai considerato concluso: la formazione e la didattica sono parte integrante e fondamentale del periodo della Scuola di Specialità, ma anche della successiva vita professionale. In Italia ci sono ottime scuole, così come all'estero sono presenti ottimi centri di ricerca. L’accesso alla formazione specialistica, nei vari Paesi, è eterogeneo, così come l’organizzazione e la durata. In generale all’estero si presta più attenzione all’acquisizione di competenze pratiche durante il corso di studi, spesso è necessario frequentare mesi di tirocinio post laurea aggiuntivi all’estero, prima di accedere alla specializzazione”.