"Loredano Giorni propone di aumentare la Distribuzione per conto includendo nella stessa anche farmaci in Ssn per produrre interessanti risparmi per il sistema sanitario; forse dimentica però i presupposti della nascita della distribuzione per conto e le finalità per le quali è stata realizzata, finalità che in primis sono di natura sanitaria in quanto le molecole comprese nel Pht sono molecole che necessitano di un monitoraggio particolare, concetto questo ribadito recentemente anche da una sentenza che esclude gli aspetti economici nella riclassificazione e quindi nella concedibilità di un farmaco". Così
Marco Bacchini, Presidente di Federfarma Verona, risponde alle dichiarazioni rese da
Loredano Giorni, responsabile del Servizio farmaceutico della Regione Piemonte, e Rappresentante delle Regioni al tavolo del Mise sulla Diretta, nell’ambito di in un'intervista resa a
Farmacista33.
"Esiste un sistema sanitario che prevede la distribuzione in convenzionata proprio in forza del concetto di farmacia legata e parte integrante dello stesso Sistema Sanitario Nazionale, esiste una remunerazione che ormai da molti anni è in attesa di una revisione e che deve necessariamente tener conto non solo di un aspetto legato al riconoscimento economico per l’atto distributivo svolto ma anche e soprattutto per la componente professionale; per quale motivo si deve quindi scardinare il sistema di distribuzione? A mio avviso è necessario mettere mano alla Distribuzione Diretta e qui si utilizzare la Dpc che comporta maggiori controlli, meno spreco, minori costi vivi per il cittadino e maggior controllo sull’erogato, ma non certo pensare di trasformare la distribuzione odierna da sistema sanitario convenzionato a distribuzione per conto", sottolinea Bacchini.
"Già la distribuzione per conto relativa al Pht è una distribuzione disomogenea se non addirittura anarchica su tutto il territorio, con elenchi difformi da Regione a Regione, con remunerazioni ad Arlecchino con percentuali sul distribuito alquanto bizzarre e diversificate, creando per questi aspetti , su base nazionale pazienti di serie a, b …e..z e farmacie di serie a, b….z, . Si pensi invece - prosegue - prima ad omogeneizzare in distribuzione per conto i farmaci ora in Pht, eliminando la distribuzione diretta che è un costo non controllato e un disagio per il paziente; si pensi ad individuare regole condivise per una distribuzione per conto di farmaci con le caratteristiche che stanno alla base della reale nascita del Pht; si pensi poi ad affrontare in modo serio e senza ulteriori rinvii, il tema della nuova remunerazione dei farmaci in Ssn, nuova remunerazione che pur nella logica della razionalizzazione dei costi deve garantire ai cittadini un facile e diretto accesso ai farmaci sul territorio e al Farmacista un equo riconoscimento economico che permetta la sostenibilità della propria attività con componenti che devono coprire l’atto di distribuzione( con tutti i costi della logistica che questo comporta) , ma anche gli aspetti professionali che dovrebbero ulteriormente essere incrementati".
"Su quest’ultimo elemento è necessario tenere in considerazione non solo il tradizionale contributo di esperienza e preparazione messo a disposizione dal Farmacista, ma anche innovativi aspetti che lo stesso è in grado di garantire, aspetti quali la presa in carico del paziente stesso che, dati alla mano, basati su positive esperienze concluse, sono e saranno il vero fulcro della razionalizzazione dei costi per il Ssn e che, guarda caso, portano anche concreti ed indiscussi vantaggi per la salute del paziente. Il vero risparmio per l’Ssn e quindi per i cittadini si fa con il riconoscimento della presa in carico del paziente e non facendo girare come una trottola lo stesso per approvvigionarsi del farmaco necessario, elemento questo che fra l’altro porta ad una minore predisposizione dello stesso paziente ad aderire correttamente la terapia prescritta", conclude il presidente di Federfarma Verona.