“Il Governo in modo irresponsabile con la manovra introduce da subito nuovi ticket, taglia le risorse ai servizi pubblici, conferma il blocco dei contratti e del turn over con la norma che salva solo le assunzioni dei primari nelle Regioni sottoposte a piani di rientro. Una picconata alla sanità pubblica portata avanti a suon di voti di fiducia e senza alcun tipo di confronto”. Questo il commento del
segretario nazionale della Fp Cgil Medici, Massimo Cozza, all’approvazione da parte del Senato del maxiemendamento alla manovra presentato dal Governo. A cui si unisce il giudizio critico del
segretario nazionale dell’Anaao Assomed, Costantino Troise, secondo il quale la manovra contiene “pesanti penalizzazioni economiche che continuano a colpire i medici e la dirigenza sanitaria del Ssn, inserite in un quadro complessivo di ridimensionamento del sistema di offerta della sanità pubblica e di sottofinanziamento del Ssn, producono inevitabili effetti negativi sulle condizioni di lavoro e sull’esercizio della professione. I medici ed i dirigenti sanitari – aggiunge Troise - sono lasciati soli a tamponare i vuoti di un sistema ormai incapace di assicurare i livelli essenziali di assistenza e i cittadini vedranno sempre più ristretto il raggio dei loro diritti”.
Ma i medici non hanno alcuna intenzione di arrendersi. “Avevamo sospeso, in modo responsabile, le proteste, che avrebbero recato danno ai cittadini, ma oggi confermiamo lo stato di agitazione e il 21 luglio si ritroveranno a Roma agli stati generali in difesa della sanità pubblica”, afferma Cozza. “L’approvazione di specifici regolamenti per il consolidamento delle misure di razionalizzazione e di contenimento della spesa e la formulazione di un nuovo patto della salute con il quale le norme introdotte devono misurarsi – spiega Troise - saranno il luogo in cui l’Anaao e tutte le organizzazioni sindacali cercheranno quel confronto che oggi è mancato, per far sentire la loro voce e sostenere le loro ragioni”.