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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Lavoro e Professioni

Manovra. L’analisi della Cgil: “Tagli pesantissimi. Per Ssn è allarme rosso”

immagine 11 luglio - In un documento redatto dal responsabile del welfare, Stefano Cecconi, la Cgil analizza in dettaglio la manovra economica commentando, comma per comma, i provvedimenti contenuti nel nell’articolo 17 del decreto, quello dedicato alla “Razionalizzazione della spesa sanitaria”. Forte critica ai “tagli lineari”. “Colpire così duramente la sanità – afferma Cecconi - non è nemmeno giustificato dall’andamento della spesa e del finanziamento pubblico, che in Italia sono più bassi della media Ue e dei Paesi Ocse”.
La manovra finanziaria per il triennio 2012 - 2014, approvata dal Governo con il Decreto Legge n. 98 del 6 luglio 2011, “dispone per la Sanità tagli pesantissimi” con “tagli lineari” di finanziamento che “non copre nemmeno l’inflazione”. Questa la prima osservazione di Stefano Cecconi, responsabile Welfare della Cgil, che in documento di 10 pagine analizza punto per punto l’articolo 17 della manovra dedicato alla sanità, criticando senza mezzi termini i contenuti del decreto. A partire proprio dalla “pesantissima” riduzione del fondo, per sostenere il quale, osserva il responsabile Welfare della Cgil, “sono previsti tagli lineari in
misura percentuale a carico di diversi ambiti” che dovrebbero essere concordati con la Conferenza delle Regioni entro aprile 2012 “ma in realtà sono già stati decisi”. Peraltro, “insistere con i tagli lineari, invece che riqualificare la spesa, vuol dire ‘programmare’ il disavanzo di tutte le regioni e stroncare il percorso di risanamento di quelle impegnate nei piani di rientro”, secondo Cecconi, secondo il quale, invece, i risparmi vanno fatti eliminando le in appropriatezze. “Per governare la spesa – scrive Cecconi sul documento - occorre riqualificare l’offerta dei servizi sanitari, anche sostenendo cambiamenti coraggiosi (ad esempio chiudere ospedali inappropriati per offrire più assistenza territoriale e cure primarie). Cambiamenti, come insegna l’esperienza di alcune regioni, che producono risparmi sul medio periodo e che hanno spesso bisogno di investimenti iniziali. Se i tempi di recupero di questa spesa inappropriata (recupero fondato sulla riorganizzazione dell’offerta) sono più lunghi di quelli necessari alla manovra, si apra un confronto su questo problema, non si spaccino, come fa il Governo, tagli lineari per misure ‘virtuose’ e strutturali. Ma questo Governo – denuncia il sindacalista della Cgil - non è interessato ad affrontare un confronto serio sulla qualità della spesa”.
Clicca qui per scaricare il documento integrale della Cgil, con l’analisi, comma per comma, dell’art 17 sulla sanità.
 
11 luglio 2011
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