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QS Edizioni - giovedì 4 luglio 2024

Lavoro e Professioni

Convenzione pediatri. CIPe-SISPe-SINSPe: “Bozza Sisac è irricevibile”

immagine 12 dicembre - Bocciatura anche per la Federazione della nuova bozza per l’Acn della pediatria inviata dalla Sisac ai sindacati la scorsa settimana. “Non recupera alcun aumento contrattuale. Il pediatra sarà in balia di sanzioni di qualsiasi tipo e il coordinatore delle AFT non viene scelto dai pediatri ma dalla Dirigenza della ASL, senza alcun criterio oggettivo”.
“La bozza inviata dalla SISAC in data 05-12-16 è da respingere completamente perché non ha apportato alcuna variazione positiva rispetto alla prima, anzi è addirittura peggiorativa rispetto alla precedente”. Questo il giudizio del presidente della Federazione CIPe-SISPe-SINSPe, Giuseppe Gullotta sulla nuova bozza di Acn presentata dalla Sisac la scorsa settimana ai sindacati.
 
Per Gullotta in primis “è un contratto che non recupera alcun aumento contrattuale dopo oltre 7 anni di vuoto economico a fronte di un forte aumento dei costi di produzione, anzi riduce di fatto il salario attuale che già dal primo gennaio 2017 avrà una decurtazione ad opere dell’ENPAM del 3% , a fronte di un aumento ridicolo dell’1,15% , quindi un contratto già in perdita del 2% circa. Non vi è traccia nella bozza neanche del recupero della enorme quota ENPAM che stiamo già pagando e  che andrà ad aumentare ogni anno per arrivare fino ad un salasso dell’11% tutto a carico del pediatra (circa mille euro in meno al mese pe singolo pediatra)”.
 
Ma la Federazione segnala anche come ci sia un “caos massimali con l’introduzione di norme confusionarie e poco o per nulla chiare: blocco indiscriminato dei massimali oltre gli 880, oltre solo 50 nuovi nati per anno, ma  le Asl toglieranno entro 3 mesi d’ufficio i bambini più vicini ai 14 anni  per questi 50 nuovi nati , niente più ricongiungimenti con il 2°,3° nato, bloccati i pagamenti oltre gli 880, rientro nel limite per chi ne ha oltre 880 con la sospensione di attribuzione di nuove scelte, ecc. ecc. Scompare la possibilità di mantenere gli ultraquattordicenni”.
 
Ma non solo, la nuova bozza produrrà “un caos nelle Asl. Il pediatra sarà in balia di sanzioni di qualsiasi tipo, senza che abbia la minima possibilità di difendersi dai soliti funzionari non si nota alcuna  reciprocità che prevede la sanzionabilità dei Soggetti di parte pubblica inadempienti e inosservati le norme convenzionali in proprio o per conto degli istituti che rappresentano. Scompare poi l’organismo di tutela della Commissione disciplina regionale per gravi infrazioni. E le AFT restano di fatto erogative, anche se si tenta di farle passare per funzionali”.
 
Inoltre, per Gullotta “il coordinatore delle AFT non viene scelto dai pediatri ma dalla Dirigenza della ASL, senza alcun criterio oggettivo , di fatto sudditi dei politici di turno che gestiscono le varie ASL e non è chiaro neanche che debba essere un pediatra, potrebbe essere anche un funzionario e può essere sostituito praticamente senza alcuna motivazione chiara e documentata”. Bocciato anche “il funzionamento ed i compiti dei Comitati Regionali ed Aziendali che vengono di fatto svuotati e ritornano ad essere meramente consultivi e non deliberativi come lo sono ora, eliminando di fatto la rappresentanza sindacale a tutela dei pediatri”.
 
Per quanto riguarda l’assicurazione malattia, “che almeno teoricamente torna universale, è disposta nell’articolato in modo nebuloso e piuttosto sospetto nella mani dell’ENPAM, che sappiamo non sta  brillando per trasparenza (vedi denunce e controdenunce che hanno riempito le pagine di giornali e le relative indagini in corso su ENPAM Sicura)”.
 
“Ci sono almeno una quindicina di articoli – rimarca Gullotta - che basterebbero anche singolarmente per rendere questa bozza assolutamente da respingere : di fatto irricevibile. Non si può trattare con queste premesse, così come non si può accettare il metodo poliziesco di controllo, l’impostazione della intera bozza è oltremodo penalizzante  per la nostra dignità di professionisti oltre che di persone, non c’è nessun miglioramento all’assistenza ai nostri bambini ma solo castighi : ma cosa abbiamo fatto di male per meritare questa terrificante bozza?”.
 
“Questo tentativo maldestro di nuovo contratto – afferma - è un disastro dall’inizio alla fine per la intera  categoria dei Pediatri di famiglia , compiti elevatissimi con l’obbligo di raggiungimento di obiettivi di salute, sia personali che di AFT, del tutto aleatori, forte aumento di sanzioni senza alcuna possibilità di discolpa, non esiste una data entro la quale scade la possibile procedura a carico del pediatra, saremo di fatto sempre in balia degli umori di funzionari, limitazioni di tutti i tipi all’attività libero professionale. Con tutta la disponibilità possibile al dialogo costruttivo non riusciamo a vedere un solo motivo valido per intavolare la trattativa. Questo esporremmo al Dott. Pomo e alla SISAC giorno 15 dicembre. Prima di tutto i pediatri e la loro dignità  personale e professionale”. 
12 dicembre 2016
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