"Finalmente si comincia a vedere un po’ di luce dopo anni di tagli lineari, di sottostima del fondo sanitario nazionale, di blocco contrattuale, di saccheggio dei fondi contrattuali aziendali". Così, dichiara
Giuseppe Carbone Segretario Generale della Fials, in una propria nota.
"Il premier Renzi finalmente ammette - prosegue Carbone - che in sanità si è tagliato troppo, nella proposta di legge di stabilità il fondo sanitario aumenterà, non si sa di quanto ma aumenterà, saranno previste nuove somme, ha dichiarato Renzi, più adeguate anche se non saranno, dichiara Carbone, mai soddisfacenti per il rinnovo dei contratti della sanità. Sarà l’atmosfera pre referendaria o sarà un’inversione di rotta dell’atteggiamento governativo - prosegue Carbone - ma comunque si inizia ad intravedere una positiva discontinuità rispetto a scelte ed atteggiamenti dell’Esecutivo perpetrati negli ultimi anni".
"Se mantenute e sviluppate - continua Carbone - queste novità, si può sperare che la situazione grave nella quale versano milioni di italiani cambi, basta pensare ai 10 milioni di italiani che hanno rinunciato alle cure per motivi economici, se si investe in sanità non solo si alza il livello di tutela della salute individuale e collettiva, ma la stessa economia ne trae vantaggio dalla ristrutturazione delle strutture distrettuali ed ospedaliere all’innovazione tecnologica e soprattutto nel superamento del turn over superando il fenomeno del precariato ed assumendo nuovi professionisti ed operatori, ridando, così, il futuro alle giovani generazioni sinora negato".
"Così - auspica Carbone - come un giusto e doveroso investimento economico da parte del governo per i rinnovi contrattuali specie in sanità permetterà di dar corpo a tutte quelle scelte di innovazione nell’organizzazione del lavoro che giustamente l’Atto di indirizzo approvato dal Comitato di Settore Regioni – Sanità hanno tramutato in direttive all’ARAN per il rinnovo contrattuale sia per il personale del comparto che per il personale dirigente".
Prosegue Carbone, "avevamo visto giusto nel richiedere ed ottenere dal Comitato di settore coraggio nell’innovare nelle relazioni sindacali, nell’incentivare la partecipazione degli operatori e delle loro rappresentanze sindacali alle scelte di programmazione sanitaria aziendale e regionale, a volare alto nelle proposte di nuovo assetto professionale che sia corrispondente all’evoluzione scientifica, tecnologica, ordinamentale e formativa in corso nel ssn, oltre a una lotta sfrenata per il recupero dello spreco in Sanita’ che deve essere necessariamente ripartite tra investimenti in Sanita’ e risorse economiche per gli operatori".
"La Fials - continua Carbone - è impegnata a far sì che questa non sia un sprazzo di una luce passeggera ma l’alba di un nuovo giorno, al Premier Renzi ed a tutto il Governo l’onere e l’onore per dar corso ad una nuova e più avanzata fase di modernizzazione e consolidamento del nostro sistema di Welfare.
L’impegni di Renzi e del Governo li vedremo con l emanazione della prossima legge di stabilità con risorse economiche vere per la Sanità e per i rinnovi contrattuali di tutto il pubblico impiego e quindi degli operatori della Sanità. Se così non fosse - conclude Carbone - sarà un autunno caldo con la proclamazione dello stato di agitazione della Fials che sfocerà sicuramente nello sciopero generale".