Pur avendo gli stessi obblighi dei medici specializzandi in termini di partecipazione all’attività assistenziale, gli specializzandi in farmacia ospedaliera non percepiscono né compensi né trattamento previdenziale. Era questa la questione sollevata e illustrata in tutti i suoi aspetti da un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute del vicepresidente della Fofi, senatore Luigi D’ambrosio Lettieri. Oggi l’iniziativa parlamentare riceve una prima risposta concreta. Infatti, nel nuovo Piano sanitario nazionale, spiega D’Ambrosio Lettieri, “si dice chiaramente che il necessario ampliamento del numero di medici specialisti, si può realizzare solo attraverso un aumento delle risorse finanziarie stanziate per la formazione di questi professionisti, e che il reperimento di risorse finanziarie aggiuntive permetterebbe altresì di dare applicazione all'art 8 della legge n. 401 del 29 dicembre 2000, che prevede, appunto, la corresponsione delle borse di studio anche a favore degli specializzandi laureati in farmacia, medicina veterinaria, odontoiatria, biologia, chimica, fisica e psicologia. In tale contesto conclude il senatore -, secondo le stime effettuate, un'eventuale revisione dell'ammontare del finanziamento stanziato per la formazione specialistica, dovrebbe prevedere la riserva di una quota per la copertura di 800-1000 contratti destinati a questi professionisti”.
Soddisfazione da parte del presidente della Federazione degli Ordini, Andrea Mandelli, che ha commentato: “Nella fase attuale, in cui si sta cercando di razionalizzare la spesa sanitaria attraverso la riduzione degli sprechi e degli interventi non necessari, è fondamentale che si favorisca la formazione di figure, come quella del farmacista ospedaliero, che possono dare un grande contributo all’appropriatezza delle terapie e alla gestione del rischio clinico, come provano non soltanto le esperienze e gli studi condotti all’estero, ma anche la sperimentazione del farmacista di dipartimento avviata dal Ministero della Salute in collaborazione con la Sifo e la Federazione”.