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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Convenzione medicina generale. Snami a Fimmg: “Ci auguriamo che presa posizione dell’ultimo momento sia sincera”

immagine 30 giugno - Testa: “Prendiamo atto di chi si sta ‘aggregando’ all’ultimo momento alle nostre storiche prese di posizione. Mi auguro siano atteggiamenti concreti e reali e non sia il solito  teatrino per tacitare gli iscritti”.
“Non dobbiamo che ribadire quanto già più volte  affermato in tempi non sospetti e prendiamo atto di chi si sta ‘aggregando’ all’ultimo momento alle nostre storiche prese di posizione. Mi auguro siano atteggiamenti concreti e reali e non sia il solito  teatrino per tacitare gli iscritti che giustamente si lamentano e sono preoccupati”. È quanto sostiene Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami in merito alla trattativa sulla nuova convenzione della medicina generale e in riferimento allo stop posto anche dalla Fimmg che, unico sindacato, non si era opposto all’Atto d’indirizzo.
 
Avremmo piacere che le posizioni  di altri, degli ultimi giorni, simili alle nostre di sempre - ha ribadito  Domenico Salvago, Vicepresidente Nazionale Snami -  fossero sincere. Sono comunque perplesso riguardo ai richiami  di un sindacato che chiede a tutti noi di procedere insieme in questo momento certamente non facile. Abbiamo infatti riscontri un po’ da tutta Italia che malgrado le proposte pubbliche di fare fronte comune c’è in periferia un atteggiamento  di poca correttezza nei nostri confronti in un mix arrogante di menzogne e di distorsione della verità”.
 
“Questi i nostri No - conclude il Presidente Testa - ad un accordo che dovrebbe nascere da una legge, la Balduzzi, che abbiamo sempre stigmatizzato, al contrario di altri. No a ventuno sistemi sanitari differenti. No ad un accordo in cui non sarà sicura la componente economica; No alla perdita anche di una sola ora  o di un solo posto di lavoro; No ad un accordo in cui sia esasperato l’aspetto sanzionatorio per i medici; No ad un accordo in cui non sia normata in maniera precisa la possibilità di un’assistenza sanitaria come quella vigente  per alcune esigenze contingenti come la distanza dall’ospedale o situazioni di viabilità particolari; No ad un accordo in cui il ruolo unico veda sovrapposizioni di ruolo e non una chiara distinzione di mansioni; No ad un accordo in cui il rapporto di lavoro comprenda  obblighi simili a quelli della  dipendenza senza peraltro i benefici della stessa; No ad un accordo in cui non venga normata una soluzione per i giovani medici precari ,anche con la possibilità di essere formati nella medicina generale «extra borsa» e nel contempo la possibilità di continuare a lavorare. No ad un accordo in cui le 38 ore per l’ex continuità assistenziale siano opzionali e non siano chiaramente assicurate e «blindate». No al Medico di famiglia che svolga i turni festivi, prefestivi e notturni!”.
30 giugno 2016
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